Monopattini, è caos nelle metropoli: 123 incidenti gravi nel 2020

ASAPS ha raccolto e riportato i dati relativi agli incidenti avvenuti lo scorso anno. Il presidente Biserni: “Necessario l’obbligo di una copertura assicurativa anche per i mezzi in uso ai privati”
Monopattini, è caos nelle metropoli: 123 incidenti gravi nel 2020© Comune di Roma
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Strade invase, marciapiedi bloccati e pericolosi incidenti. Questi sono solo alcuni dei problemi che stanno causando i monopattini elettrici, ormai diventati il mezzo preferito dai cittadini delle metropoli italiane.

L’aumento sulle strade di questi mezzi elettrici – avvenuto subito dopo il primo lockdown - è diventato molto spesso oggetto di discussione. Infatti, nonostante i monopattini fossero nati con l’obiettivo di dare una sterzata decisiva alla mobilità sostenibile, si sono ben presto trasformati in un fenomeno fuori controllo, soprattutto per l’uso improprio che alcuni utenti sconsiderati ne fanno.

A tal proposito, il nuovo “Osservatorio Monopattini” attivato da ASAPS (Associazione di sostenitori della polizia stradale) ha raccolto i dati relativi agli incidenti più gravi e ai rischi connessi all’utilizzo. In testa alla classifica c’è Milano, ma seguono a ruota Torino e Roma.

Monopattini elettrici, un rischio o la mobilità del futuro?

123 INCIDENTI GRAVI IN TUTTA ITALIA

Secondo quanto riportato dall’Associazione, la regione con il tasso più elevato di incidenti è la Lombardia che fa registrare 54 sinistri, con Milano in testa alla classifica delle grandi metropoli. Segue il Piemonte con Torino e 14 sinistri gravi. Chiude il podio il Lazio con 13 incidente gravi quasi tutti avvenuti a Roma, dove si è registrata una situazione nei mesi post lockdown particolarmente difficile.

Nonostante il numero di questi mezzi sia alquanto ridotto, ASAPS fa sapere che dal 1° gennaio al 13 dicembre 2020 sono stati accertati ben 123 incidenti seri, 11 feriti in prognosi riservata, 47 feriti con prognosi superiore ai 40 giorni e con la principale causa di sinistro da individuare nella caduta autonoma.

Seguono gli scontri frontali e laterali, spesso agli incroci stradali, dove non vengono rispettate le precedenze, e gli scontri contro ostacoli fissi. ASAPS ha, poi, conteggiato anche ben 8 sinistri con conducenti di monopattini alterati dall’alcol e denunciati all’autorità giudiziaria per guida in stato d’ebbrezza.

UN AIUTO ALL’AMBIENTE, MA VANNO AUMENTATI I CONTROLLI

Siamo d’accordo con l’utilizzo di mezzi di micromobilità elettrica, anche come aiuto all’ambiente per limitare l’inquinamento nelle città, come ci chiede anche l’Europa – dichiara Giordano Biserni Presidente ASAPS – ma vediamo troppi utenti cavalcare le strade con i monopattini, come se fossero in una prateria stradale, che invece non esiste […]. Vanno aumentati i controlli e le sanzioni e introdotto da subito il targhino, mentre è consigliabile l’uso del casco, vista la gravità delle lesioni che molti conducenti hanno riportato anche nelle cadute autonome. Sarebbe poi necessario l’obbligo di una copertura assicurativa anche per i mezzi non noleggiati ma in uso ai privati.”


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