Vespa World Days: biografia di una festa

Federico Porrozzi
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Mettendole in fila, una dietro l’altra, avrebbero formato un “serpentone” lungo 20 chilometri. Basta questo per far capire bene ciò che è stata l’ottava edizione dei Vespa World Days, il raduno mondiale dedicato a tutti i possessori della leggendaria “due ruote” italiana. Quest’anno, ad ospitare la carovana di appassionati è stata Mantova, che oltre ad essere uno dei centri storico-artistici più interessanti del nostro Paese è anche sede di uno dei club più attivi del mondo: il Vespa Club Mantova, appunto, che ha supportato il Gruppo Piaggio nella gestione dell’evento. Migliaia di persone, in sella a 10.000 Vespe, hanno fatto base per quattro giorni in Piazza Virgiliana, area “verde” della città e sede della manifestazione, dove era possibile visitare la mostra storica sulla Vespa allestita dalla Piaggio, acquistare i prodotti dedicati, seguire gli eventi sul palco e soprattutto da dove sono partiti i numerosi tour (su Vespa, ovviamente) alla scoperta della provincia mantovana. Perché il raduno è stato principalmente questo: condividere insieme ad amici di una vita o di soli quattro giorni qualche chilometro di strada in sella al “mito” italiano delle due ruote.

Mantova, per chi è arrivato da tutta Italia in sella alla Vespa, è stato il luogo dove ritrovare la familiarità di chi parla la stessa lingua, fatta in gran parte di “profumi” di miscela al 2%, di freni a pedale e di cambio sul manubrio. Il luogo giusto per scambiarsi opinioni sulla manutenzione, sulle gomme giuste da montare o semplicemente per raccontarsi gli aneddoti più curiosi e i viaggi più incredibili fatti in sella alla “passione comune”. I club coinvolti sono stati 310, in rappresentanza di ben 32 Paesi del mondo: ovviamente c’era tutta l’Europa (i belgi, anche grazie al loro “santo luppolo” portato in regalo agli amici italiani, sono stati tra i più divertenti, colorati e rumorosi), c’erano i russi arrivati a Mantova dopo aver percorso 3000 km ma anche i rappresentanti di Paesi insospettabili come India, Vietnam e Pakistan. E c’era anche qualche debuttante come i brasiliani e gli statunitensi. Tra i nostri, provenienti da ogni angolo d’Italia, un grande applauso è andato a Viviana e Gianluca, che dopo essersi sposati, per il viaggio di nozze hanno deciso di arrivare al raduno partendo dalla Sicilia. In Vespa, ovviamente. E poi c’era lei. Tra le più rappresentate, le versioni PX e PK ma c’erano anche tante Special, Rally e le più recenti LX, ET4 e GTS. Curiose ed originali le personalizzazioni: dal Generale Lee del telefilm Hazzard alla Maradona portata dal Vespa Club Napoli, passando per il sidecar, per la “sportiva” modificata con il motore di una moto da 600 cc fissato sulla pedana e per quella celebrativa dei mondiale di calcio vinto dall’Italia nel 2006. Fermiamoci qui.

 

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