Aumenti autostrade: FMI chiama, Governo risponde?

Federico Porrozzi
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Sollecitato dagli utenti delle due ruote, il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, ha chiesto un incontro ufficiale al Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e al Presidente della Società Autostrade, Fabio Cerchiai. Motivo? Il comunicato stampa inviato dalla Federmoto parla chiaro e ha come oggetto il disappunto dei dueruotisti riguardo i notevoli aumenti dei pedaggi autostradali in atto in questi giorni. Eletto per la terza volta come rappresentante di un’utenza che “sulla strada” vive (e sopravvive) quasi ogni giorno, Sesti ha recepito il malessere dei motociclisti e, attraverso una lettera ufficiale, prova ora a sensibilizzare il Governo sulle problematiche relative agli aumenti.
In un auspicabile incontro, Sesti sarebbe chiamato a portare sul “tavolo” anche altre spinose questioni tanto care al settore, ovvero quelle legate allo stato delle strade e alla sicurezza generale delle infrastrutture. Argomento annoso, che insieme a quello dei costi autostradali non promuove di certo l’Italia a due ruote nella classifica europea. E risaputo, infatti, che in alcuni Paesi della UE (Francia, Austria, Turchia e Grecia, per esempio) le tariffe per auto e moto sono diversificate. In Gran Bretagna e in parte della Scandinavia, l’accesso alle autostrade è addirittura gratuito. Per la FMI è un obiettivo ambizioso, come quello di creare insieme ad ANCMA una polizza a “basso costo” per le due ruote (progetto in fase di sviluppo in questi mesi). Capiremo prossimamente se da parte delle Istituzioni ci sarà la volontà di affrontare e risolvere l’argomento nel modo migliore sia per le casse semivuote dello Stato sia, soprattutto, per i motociclisti. E, in questa “partita”, giocherà un ruolo importante la FMI, che conosce i suoi utenti e che
dovrà avere la capacità di sensibilizzare a riguardo chi di dovere.  

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