Ducati 959 Panigale: aspettando la prova 

In attesa delle sensazioni di guida al termine del test in pista a Valencia, ecco le prime informazioni dettagliate sulla supersportiva “Panigalina”
Ducati 959 Panigale: aspettando la prova 
Riccardo Piergentili
5 min

Ducati 959 Panigale, ovvero come trasformare la “Panigalina” in qualcosa che si avvicina molto ad una maxi sportiva. Un tempo c'era la 748, che in seguito è stata evoluta nella 749. Poi, dopo l'addio al mondiale Supersport (riservato alle bicilindriche di 750 cm3) Ducati presentò la 849, in seguito evoluta nella 899. Oggi la “piccola” sportiva di Casa Ducati si chiama 959 ed è equipaggiata con un bicilindrico di 955 cm3, il primo della famiglia Superquadro ad essere omologato Euro 4 e per questo dotato di due vistosi silenziatori laterali.  

STESSO ALESAGGIO, MAGGIORE CORSA - Il nuovo propulsore, che promette 157 CV a 10.500 giri/minuto (la 899 eroga 148 CV) e con una coppia di 107,4 Nm a 9000 giri/minuto (la 899 eroga 99 Nm), ha una maggiore cilindrata grazie all'aumento della corsa, passata da 57,2 a 60,8 mm. Invariato l’alesaggio, rimasto a 100 mm. Questa modifica ha reso necessario l'introduzione di un inedito albero motore, caratterizzato da un più efficiente sistema di lubrificazione del perno di biella. Infine, sulla 959 è stata anche introdotta la frizione con sistema antisaltellamento.

TANTA ELETTRONICA - Come sulla maggior parte delle Ducati, anche sulla 959 Panigale l'elettronica abbonda. Il pacchetto di base comprende l'ABS, il controllo di trazione, il quick shift (che in accelerazione permette di inserire le marce senza chiudere il gas e usare la frizione) e il controllo del freno motore. Inoltre, grazie alla tecnologia dei riding mode (delle tarature elettroniche pre impostate: race, sport e wet), è possibile cambiare la configurazione di questi sistemi.

ABS REGOLABILE -  La 959 Panigale monta un ABS Bosch 9MP con sensore di pressione integrato. Il sistema, che può anche essere disattivato, ha 3 livelli d'intervento. Il livello 1 è stato messo a punto per l'uso sportivo (anche in pista); il livello 2 è più adatto all'uso su strada; il livello 3, il meno adatto all'uso al limite, permette all'elettronica di lavorare per assicurare una elevata stabilità in frenata, importantissima in condizioni di scarsa aderenza.

CORRERE VELOCI IN SICUREZZA - Il traction control della 959 Panigale non è abbinato a una piattaforma inerziale ma lavora grazie ad un sofisticato algoritmo (quindi un software) messo a punto nel mondiale Superbike. Il sistema ha 8 livelli d'intervento e si può disattivare. Sono di serie anche il quick shift (anche questo disattivabile) e il controllo del freno motore (EBC) che permette di rendere la fase d'inserimento in curva più fluida. L’EBC ha 3 livelli d'intervento. 

QUANTA POTENZA SERVE? - Attraverso i riding mode (race, sport e wet), oltre a cambiare la configurazione dei sistemi sopra citati, è possibile modificare l'erogazione e la potenza del motore. In “race” il bicilindrico della 959 Panigale eroga 157 CV ed offre una risposta al gas molto pronta. In “sport” la potenza massima resta invariata ma l'erogazione è più progressiva. In “wet”, infine, la potenza massima viene limitata a 100 CV.

STRUMENTAZIONE E ACQUISIZIONE DATI - La 959 Panigale è dotata di un compatto cruscotto LCD (non a colori) che mostra numerose informazioni, tra le quali, ovviamente, il contagiri e la velocità istantanea ma anche il riding mode inserito, con le rispettive tarature di EBC, DTC e ABS, modificabili dall’apposito menù. Sulla 959 Panigale può essere montato (come optional)  il Ducati Data Analyser+ con funzione GPS (DDA+ GPS). Si tratta di un'acquisizione dati che, attraverso un apposito software, permette di analizzare numerosi dati (registrati dalla centralina motore), che vengono memorizzati su una chiavetta USB durante le sessioni in pista.

IL MOTORE FUNGE DA TELAIO - Sulla 959 Panigale il motore funge anche da telaio, in quanto è l'elemento che collega il telaio anteriore monoscocca in alluminio (che svolge anche la funzione di scatola filtro) al forcellone (sempre realizzato in alluminio) a doppio braccio. Il peso dichiarato a secco è molto contenuto: soli 176 kg. La geometria di sterzo è rimasta invariata, con 24° d'inclinazione del cannotto e 96 mm di avancorsa. Il pivot, invece, è stato abbassato di 4 mm rispetto alla 899 e l'interasse è passato da 1426 millimetri a 1431 millimetri.

SOSPENSIONI PLURIREGOLABILI - La 959 Panigale è equipaggiata con una forcella Showa BPF con steli di 43 millimetri di diametro; è completamente regolabile nel freno idraulico in compressione e in quello in estensione, oltre che nel precarico molla. Al retrotreno c'è un ammortizzatore Sachs completamente regolabile.

GOMMA POSTERIORE A SPALLA ALTA - Sulla 959 Panigale ci sono cerchi a 10 razze che “calzano” pneumatici Pirelli Diablo Rosso Corsa: 120/70 ZR17 all'anteriore e la particolare 180/60  - ZR17” al posteriore (di norma viene utilizzato un pneumatico 180/55 – ZR17”), che garantisce una maggiore impronta a terra e, quindi, più aderenza.


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