Speciale Motodays: 125 cc, passione di ieri

Esposte alla Fiera di Roma le moto “piccole” che hanno fatto sognare generazioni di giovani appassionati
Speciale Motodays: 125 cc, passione di ieri
Federico Porrozzi
2 min

Protagoniste di Motodays Vintage, l’area espositiva dedicata alle moto di ieri, sono le 125 cc che hanno fatto la storia. Dopo i "Cinquanta cinquantini", il Vespa Village e “la Passione fa ’80” degli anni precedenti, nel 2016 Motodays ospita la mostra "Avevo 16 anni: il mio 125", organizzata in collaborazione con il Moto Club Yesterbike di Roma. 

SIMBOLO DI LIBERTA’ - Il 125, infatti, ha rappresentato per molti il simbolo di indipendenza, il primo contatto con il mondo dei motori, o anche semplicemente un sogno da inseguire. Prima ancora, però - e parliamo degli anni Quaranta/Cinquanta - il 125 non era l'ambito sogno dei sedicenni, ma lo era per tutta la famiglia, perché rappresentava il primo mezzo di spostamento. 

PER LE FAMIGLIE - ”Siamo partiti dall'idea di realizzare una rassegna di 125 'cult' per gli adolescenti, in pratica quelli che per anni hanno riempito i parcheggi davanti alle scuole superiori -  spiega l'ing. Silvio Manicardi di Motodays - ma strada facendo ci siamo imbattuti in modelli che hanno contribuito alla mobilità individuale del Dopoguerra, e che abbiamo comunque ritenuto doveroso esporre, anche per far conoscere ai più giovani parte della storia dell'industria italiana degli anni Quaranta/Cinquanta". 

TRE “CHICCHE” - Le moto esposte sono una quarantina, per ricostruire il lungo e importante percorso scritto dalle ottavo di litro. Tra queste, tre "chicche", appartenenti ad epoche diverse: UN Benelli Leoncino 125  del 1954 con cambio a tre marce e 5,5 cv di potenza (prodotto in 40.000 unità), la Gilera 124 5V Strada (cinque marce, 10,5 cv di potenza e vera e propria punta di diamante della produzione italiana degli anni Sessanta) e la Cagiva Mito Evo del 1999, del tutto simile alla “grande” Ducati 916. 


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