Formula E, dopo l'Uruguay Vergne è sempre più leader

Il francese vince a Punta del Este resistendo alla pressione del rinato Di Grassi
Formula E, dopo l'Uruguay Vergne è sempre più leader
Gianluigi Giannetti
4 min

ROMA - Punta del Este, puntando a Roma. La gara in Uruguay ha chiuso il trittico nel continente americano dopo Santiago del Cile e Città del Messico, e ha consegnato uno spettacolo di alto livello, pronto per infiammare l'attesissima tappa italiana sul circuito della Capitale, in programma per il 14 aprile. 

E' stata una vittoria di assoluto carattere della del francese Jean Eric Vergne del team Techeetah, capace di resistere per tutti i 37 giri alla pressione costante di un ritrovato Lucas di Grassi e della sua Audi. Una vera battaglia amplificata dalle qualità del velocissimo tracciato di 2,8 chilometri con un totale di 20 curve e 4 chicane, con cordoli alti che richiedono una precisione di guida millimetrica. “Abbiamo fatto vedere di che pasta siamo fatti, è stata una gara fantastica” commenta con entusiasmo Jean Eric Vergne arrivato in Uruguay già da leader della classifica e ora sempre più in vetta a 109 punti. Più contrastato il parere del brasiliano Di Grassi, che recrimina come “ avere la migliore vettura per vincere non sia affatto bastato”. 

Naturalmente il pilota Audi si riferisce al giallo delle qualifiche, con Di Grassi che conquistava la Super Pole relegando Vergne solo al quinto posto. Salvo un ribaltone prima del via, con l'intervento della direzione gara che ha stravolto la classifica penalizzando Di Grassi, Lynn, Evans e Turvey. Così la pole è andata proprio Vergne, davanti a Di Grassi, Lynn, Turvey e Abt.  Un duello inevitabile dunque già dallo start, con  Vergne e Di Grassi i più decisi a prendere il ritmo, con un crescendo nelle prestazioni possibile dai primi tre giri, dove tutti i piloti giri possono spingere al massimo senza preoccuparsi di rigenerare la carica delle batterie. Tempi in fotocopia e guida attenta ai minimi particolari per il duo di testa, mentre la gara perde un protagonista annunciato, Sebastian Buemi che rompe una sospensione ed è costretto ad un cambio vettura anticipato che lo mette fuori gioco. Il pressing Audi raddoppia anche con Daniel Abt, issatosi al quarto posto dietro a un sorprendente Lynn su DS Virgin.

La boa del ventesimo giro segna il cambio di vettura, con Vergne più veloce a riguadagnare la pista, ma il brasiliano impiega poche curve per riguadagnare la scia della Techeetah. Dietro di loro Daniel Abt su Audi guadagna il terzo posto, anche per merito di un “quasi contatto”tra i due piloti della Ds Virgin nella corsia box. Peccato proprio l'alfiere Audi poco dopo sia protagonista di un clamoroso colpo di scena, costretto a rientrare nella pit lane perché la sua cintura di sicurezza non era stata serrata correttamente. Nessuna sorpresa nel frattempo dalla testa della gara, ma casomai la conferma di un ritmo serrato che dal 28.mo giro addirittura si trasforma in un corpo a corpo tra Vergne e Di Grassi, vicinissimi, con il brasiliano impegnato a trovare qualsiasi varco per un sorpasso che non arriva, merito soprattutto della maestria del francese a “chiudere” ovunque e anticipare gli incroci di traiettoria, mentre da dietro rinveniva Bird su DS Virgin, terzo al traguardo. E' stato uno spettacolo veloce quanto tecnico, ennesima dimostrazione del livello altissimo della Formula E, del ritorno forte di Audi e della competitività di una scuderia indipendente come Techeetah che con Vergne lotta con i team ufficiali, in un gioco da grandi che ora attende solo il palcoscenico di Roma.


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