Cupra, l’ascesa giovane. "Merito del coraggio"

Parla Pierantonio Vianello, brand Director di Cupra: "Siamo partiti da zero e in 5 anni abbiamo centrato gli obiettivi nonostante pandemia, guerra e crisi. E c’è tutto per non fermarsi, Tavascan e Raval in testa"
Cupra, l’ascesa giovane. "Merito del coraggio"
Di Santillo
4 min

Segni particolari? Giovane, bella e piace ai giovani (non solo a loro) che comprano e fanno comprare ai meno giovani. Cinque anni fa non esisteva e nessuno, o pochissimi, credevano potesse sopravvivere un brand in mezzo a tanti colossi. Oggi Cupra ha una sua identità precisa, una gamma esplosiva e numeri interessanti. Dietro l’exploit le scelte giuste e tanto, tanto lavoro, come ci spiega Pierantonio Vianello Brand Director di Cupra

Come vanno le vendite dopo il primo semestre?
"Sempre molto bene, stiamo crescendo in doppia cifra (+33% n.d.r.), in un mercato non troppo vivace. Ma siamo piccolini, nuovi, outsider appena arrivati, ci può stare. Abbiamo iniziato a vendere a ottobre 2020, siamo al terzo anno e si può ancorafare di più . Del resto stiamo replicando la crescita a livello mondiale dove domina la Germania mentre la seconda posizione ce la giochiamo noi e l’UK". 

Merito di prenotazioni datate oppure di un portafoglio ricco?
"Il tema dell’inevaso incide ancora, stiamo cercando di risolvere tutti i casi che abbiamo, ma la produzione sta arrivando. A volte bisogna essere abili ad accaparrarsi quote di produzione. Per fortuna in questo momento l’Italia ha un’ottima immagine nei confronti del quartier generale, non solo per i volumi, ma anche per come abbiamo costruito il Marchio e fatto crescere i margini. Una costruzione maniacale e completa. Quando presentammo il piano a Wolfsburg nel 2018 non potevamo certo prevedere il Covid, la crisi di materie prime edei chip, la guerra in Ucraina. Eppure siamo riusciti ugualemente a rispettare i nostri progetti. Il merito è di chi ha avuto la follia di mettere giù su un foglio bianco quello che non c’era e cioè Luca de Meo, Antonino Labate e poi Wayne Griffiths, l’attuale CEO, l’uomo che fa accdere le cose. Insieme hanno costruito qualcosa di completo: auto, prodotto caratteristche tecniche, design, logo, concetto di tribe. Anche se la base, la possibilità di fare tutto questo ce l’ha data il lavoro fatto con Seat in precedenza, a cominciare dalla rete".

La gamma Cupra come performa?
"Best seller è assolutamente la Formentor. È la vettura con la quale abbiamo saputo parlare ai giovani, senza dimenticare che solo il 2% dei clienti che si interessano a Cupra viene da Seat".

Già che età media hanno i clienti delle vetture Cupra?
"Molto giovane: se pensate che quella di un acqirente di un Suv è di 56 anni e quella di un cliente di F ormentor è di 46. ma se andiamo sulla Cupra Leon scendiamo a 34, la più bassa in assoluto. Per questo continuiamo a fare operazioni come quella con il padel, il calcio in chiave Barcellona e siamo anche andati a farci un giro a Tavullia dove abbiamo condiviso valori importanti con la VR46 di Valentino Rossi. La strada è quella giusta, ma non basta mai".

Sembra avere qualche timore
"Piuttosto, ho il terrore che la scintilla si spenga. Le nuove generazioni tengono solo per chi vince per questo stiamo scegliendo la musica come linguaggio universale, un modo di prendere posizione, anche di dividere. La realtà è che dobbiamo essere consapevoli, ogni mattina che ci svegliamo è che come Cupra non abbiamo motivi di esistere in mezzo a tanti giganti. Così dobbiamo, insistere, lavorare sul cuore delle persone per far arrivare i nostri messaggi".
La soddisfazione più grande
"Vedere un cliente che entra in concessionaria portato da suo figlio".
L’errore da non commettere?
"Esagerare nella promozone di valori che ci portano lontano dalla direzione del business. Quando siamo partiti ci hanno sottovalutato tutti. Ora ci guardano con diffidenza e un pizzico di rabbia. Dobbiamo stare attenti a tutto quello che facciamo, a ogni dettaglio. Anche se sei piccolo e nuovo devi portare a casa il tuo. La legge del profitto non ammette distrazioni".
Come vede il futuro di Cupra?
"Abbiamo davanti un altro piano di 5 anni e oltre ai modelli che avete visto come Tavascan, Raval (ex Urban Rebel) e Terramar c’è molto di più...". 
Stay tuned.

 


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