WTCC: i numeri del Mondiale Turismo 2015

Dodici round in 4 continenti, 20 piloti di 14 nazioni per 11 team, 5 campioni del mondo in griglia, 4 marchi, 400 cavalli per auto, un solo vincitore. Parte il Mondiale Turismo 2015.
WTCC: i numeri del Mondiale Turismo 2015
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dall'inviato a Barcellona, Francesco Colla

 

E' l'odore inebriante della benzina ad indicarti la via. Treni di gomme e sigarette fugaci tra un motorhome e l'altro. Non c'è l'asettica perfezione della Formula 1, ormai bella senz'anima del motorsport. Il WTCC è ancora verace e tra un giro e in pista e l'altro incappi in "Le Roi" Sébastien Loeb che va in bagno come i comuni mortali o il campionissimo Muller che addenta un panino. Si parte l'8 marzo da Termas de Rio Hondo, primo di 12 round del Mondiale Turismo 2015. Un campionato che rinnova continuamente sé stesso, coinvolgendo anche paesi emergenti, entusiasti neofiti del mondo racing, come la Thailandia. Cinque le nuove tappe: la leggendaria Nordscheilfe del Nurburgring, il circuito cittadino di Vila Real (Portogallo), il Twin Ring di Motegi in Giappone, la già citata Thailandia e l'ormai immancabile must di ogni campionato, la notturna tra le sabbie del Qatar. 

 

Venti auto e altrettanti piloti già confermati in griglia di partenza, più un ventunesimo non ancora annunciato ma che dovrebbe arrivare a breve. Thailandese, guarda caso: la nuova linfa vitale di cui si parlava prima. Quattordici diverse nazioni rappresentate: oltre alle solite Francia (i campioni Citroen Loeb e Muller su tutti), l'Italia con il veterano Tarquini e il ritorno di D'Aste e il Regno Unito con Chilton (Chevrolet Roal Motorsport) e Thompson (Lada), troviamo per la prima volta un driver cinese, Ma Qing Hua (Citroen) e un marocchino, Mehdi Bennani (Citroen Loeb Racing). Poi un serbo, un russo e il campione in carica, l'argentino Lopez. Una legione straniera di tutto rispetto, che se in Italia passa immeritatamente quasi inosservata, nei succitati paesi entusiasma folle oceaniche. I bei tempi di quando a Monza c'erano 80 mila persone a vedere Zanardi e Tarquini son tramontati, ma speriamo risorgano presto.

 

Oltre ai piloti ci sono ovviamente le macchine, derivate dalla serie con motori 1.6 litri portati all'estremo e in grado di erogare quasi 400 cavalli. La Honda Civic WTCC di Gabriele Tarquini non sarà una monoposto da F1, ma con uno scatto 0-100 in quattro secondi scarsi e una velocità massima di circa 270 orari c'è da divertirsi e il rombo di tuono che scuote i box a ogni passaggio ti lascia con un brivido dentro. Con un bottino di 17 vittorie su 23 (dovevano essere 24 ma una manche in Slovacchia è stata cancellata) gare nel 2014 il team Citroen Total WTCC è ancora indubbiamente la squadra da battere col tridente Lopez, Muller e Loeb rinforzato dal già citato Ma Qing Hua al volante delle C-Elysee. Poi Honda con Tarquini (iridato nel 2009) e il portoghese Monteiro sulle due Civic ufficiali, alle quali si aggiungo le tre private. Chiudono la line up le tre Lada e ben sette Chevrolet dei team privati. Cala il sipario sulla giornata di test al Montmelò, con le prime auto già imbarcate con destinazione Argentina: Citroen è ancora è ancora lì dove l'avevamo lasciata, cioè davanti. Ma la sensazione è che qualcuno proverà a rompergli le uova nel paniere.


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