Dakar, Carlos Sainz e Matthias Walkner figli delle stelle

Il pilota Peugeot vince nella categoria auto la 40esima edizione del raid, l'austriaco Ktm "baciato dalla fortuna" nelle moto
Dakar, Carlos Sainz e Matthias Walkner figli delle stelle
Francesco Colla
2 min

ROMA – Termina la 40esima Dakar. Il rally raid più famoso e massacrante del mondo. Mai come quest’anno, da quando ha traslocato in Sud America, così ricco di colpi di scena. Basti pensare ai prematuri ritiri di favoriti come Sebastien Loeb nelle auto o Joan Barreda nelle moto.

Alla fine, dopo 9 mila chilometri tra Perù, Bolivia e Argentina, l’hanno spuntata il veterano Carlos Sainz e l’austriaco Matthias Walkner, rispettivamente al volante di una Peugeot 3008 Dkr e in sella a una Ktm 450 Rally Replica.

Sainz, ex campione del mondo rally al secondo successo alla Dakar, ha amministrato egregiamente il vantaggio acquisito nella prima parte del raid, avendo la meglio sull’agguerrito team Toyota e sul compagno di squadra Stephane Peterhansel.  “Sono così felice – ha commentato subito dopo il traguardo “El Matador”-, di aver vinto dopo quattro anni con Peugeot. Loro hanno già vinto due volte ma penso di aver meritato questo successo perché ho messo molto di me in questa macchina. Ho avuto alti e bassi ma ho sempre dato il meglio. Specialmente in questo rally, che è stato molto, molto duro. E’ stata una gara a chi commetteva meno errori. Non so se tornerò il prossimo anno. Ora voglio tornare a casa, parlare con mia moglie e la mia famiglia, poi vedremo”. Sainz, 55 anni, non sa se tornerà, mentre Peugeot ha già deciso: la Casa del Leone chiude in bellezza, col terzo successo consecutivo nell’era sudamericana della Dakar.

Walkner, al quarto tentativo e dopo il secondo posto del 2017, ha regalato il primo successo tutto austriaco alla Ktm: “E’ stato veramente incredibile. Non avrei mai pensato di poter vincere. L’obiettivo era arrivare sul podio, ma quest’anno la sfida era così ravvicinata e il decimo giorno è stato cruciale. Forse la fortuna è stata dalla mia, è un sogno che si avvera. E’ stata una Dakar pazzesca, corsa a un livello altissimo. C’erano almeno cinque piloti che avrebbero potuto vincere ma il fortunato sono stato io. C’è stata sicuramente un po’ di fortuna. Nella Dakar serve sempre un po’ di fortuna, a volte ce l’hai, a volte no. E questa volta è stata dalla mia parte”.


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