Dakar, 3° tappa: Barreda dominatore nelle moto, tripletta Peugeot nelle auto

Nei 360 km di speciale, il portacolori spagnolo della Honda non ha avversari. Giornata no per Price e Svitko. Nelle auto disastro Toyota, ne approfittano Peterhansel e le Peugeot
Dakar, 3° tappa: Barreda dominatore nelle moto, tripletta Peugeot nelle auto
F. Porrozzi - F. Colla
5 min

Una giornata così, Joan Barreda l’avrà sognata per parecchi mesi prima del via della Dakar. E’ una di quelle che può metterti sulla “strada giusta” verso la vittoria della gara di moto più massacrante del mondo.

DOMINATORE - Partito stamattina con oltre cinque minuti da recuperare sul leader Toby Price, l’alfiere Honda si è messo tutti alle spalle sin dal primo split, mantenendo il comando della gara fino alla fine. Una dimostrazione di forza notevole: in sella alla CRF, Joan ha tenuto un ritmo insostenibile per gli avversari in una tappa speciale divisa in due (prima 240 km cronometrati, poi 150 di trasferimento e infine altri 124 cronometrati fino a San Salvador de Jujuy) e condizionata dal cambio di condizioni atmosferiche (si sono alternati spesso sole e pioggia) e di temperatura (dai 5 ai 36 gradi, con 4.000 metri di dislivello).

BRAVI RENET E CAIMI - Con ben dodici minuti di ritardo, si è piazzato secondo il britannico Sunderland (KTM), seguito dalla sorpresa francese Pela Renet (Husqvarna) a 15 e dal cileno Quintanilla, in zona podio ma quarto nel finale a causa di un rallentamento. A chiudere la top five è stato il portoghese Goncalves, con l’altra Honda, seguito dalla prima Yamaha all’arrivo (quella di Van Beveren) e dalla rivelazione Franco Caimi, argentino al debutto nella Dakar e a lungo tra i primi tre della tappa. 

PRICE, ADDIO AI SOGNI DI GLORIA? - Alle spalle di Farres Guell (ottavo) ha chiuso Toby Price: il portacolori KTM, vincitore dell’edizione 2016 e grande protagonista della seconda tappa, ha dovuto fare i conti con parecchi problemi nelle fasi iniziali e alla fine ha chiuso con 21 minuti di gap su Barreda. A meno di clamorosi stop o miracolosi recuperi, la sua Dakar 2017 sembra già segnata. Male oggi anche Brabec, Walkner, Svitko, Metge, De Soultrait e Pedrero Garcia, a oltre 24 minuti dal leader.

CERUTTI STOICO MA SFORTUNATO - Gara sottotono per i colori azzurri: Botturi, con la Yamaha ufficiale, è 18esimo con 35 minuti di ritardo da Barreda mentre ancora peggio è andata a Jacopo Cerutti: il pilota Husqvarna, dodicesimo nel 2016, si è lacerato un tendine della mano sinistra a causa di una caduta nella prima parte della tappa. Stoico, ha raggiunto la fine del primo tratto cronometrato ma lì ha dovuto dire addio alla gara americana.

EMOZIONI NELLE AUTO - Emozioni anche nelle auto, con un testa a testa terminato con il successo di Stephane Peterhansel, vincitore dell'edizione 2016 (tra le 12 in carriera) al volante della sua Peugeot 3008 DKR. Dopo l'exploit di Loeb, la sfida odierna sembrava poter essere adatta alla riscossa delle Toyota, ma l'inattesa disfatta delle Hilux permette al dream team Total di guadagnare un vantaggio notevole.

TRIPLETTA PEUGEOT - La giornata si è aperta con Sebastien Loeb ad aprire le danze. Ma il Cannibale Peugeot è stato ben presto raggiunto da Nasser Al Attiyah al volante della sua Toyota Hilux, a sua volta insidiato da uno Stephane Peterhansel ben deciso a far capire chi è l’unico e solo Mr. Dakar. Tuttavia è stato il Principe del Deserto, alle 12.48 locali, a concludere in testa il primo tratto cronometrato, chiudendo con un vantaggio di 1’57” sul francese. Alla ripresa delle ostilità, il Principe del Deserto, ieri penalizzato dall'acqua dopo che nello stage iniziale era stato alle prese col fuoco, ha lasciato una ruota contro un arbusto, consentendo a Peterhansel di prendersi la giornata, guidando una tripletta Peugeot. Alle sue spalle troviamo infatti le 3008 DKR di Carlos Sainz e del già citato Loeb, poi la Mini di Mikko Hirvonen, seguita alla distanza dal quarto asso del poker francese, Cyril Despres, a 7'48” da Peterhansel. Tripletta Peugeot e vera ecatombe Toyota, che oltre ai guai di Al Attiyah paga anche guai tecnici alla Hilux di Nani Roma, oggi ottavo dietro le Mini di Terranova e Al Rajhi. Chiudono la top ten la Ford del ceco Prokop e la Mini del polacco Przygonski.

E' GIA FINITA? - I risultati di oggi consentono a Loeb di mantenere la testa della classifica generale e ai colleghi Sain e Peterhansel di portarsi alle sue spalle. Quarto Hirvonen e la sua Mini, staccato di quasi 10 minuti. La Dakar è già finita? Al termine della giornata Loeb, il Cannibale davanti a tutti, ha commentato: “Mi ero fatto rapidamente passare da Nasser (Al Attiyah, Ndr) per un piccolo errore di navigazione all'inizio. Poi abbiamo forato, cosa che ci ha fatto perdere ulteriore tempo. In totale direi che abbiamo perso sei minuti. L'essenziale è che siamo rimasti in gioco". 

In collaborazione con la redazione Motori di RedBull.com

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