Toyota raddoppia lo sforzo: 10 elettriche entro il 2020

Ibrido, ibrido plug-in, elettrico e idrogeno: Toyota lancia la sfida per diventare leader della mobilità sostenibile
Toyota raddoppia lo sforzo: 10 elettriche entro il 2020
Francesco Colla
2 min

ROMA – Toyota è uno dei marchi precursori della mobilità a basso impatto ambientale. La prima ibrida della famiglia, la Prius, è stata infatti lanciata nel ‘97, ben 20 anni fa. E ora il principale costruttore globale, in perenne testa a testa col Gruppo Volkswagen, (oltre 10 milioni di unità nel 2016) annuncia un ulteriore sforzo in materia di mobilità sostenibile.

L’obiettivo, si legge in una nota ufficiale diffusa dalla casa madre a pochi giorni dalla fine dell’anno, è di incrementare la produzione di veicoli elettrificati, con l’ambizione di venderne ben 5,5 milioni all’anno entro il 2030, di cui 1 milione a zero emissioni. Questi ultimi comprendono dunque le elettriche a batteria ma anche le vetture a idrogeno come la Mirai (vedi foto). La strategia Toyota poggia infatti su ben quattro pilastri: ibrido, ibrido plug-in (ossia “alla spina”), elettrico e fuell cell.

Il colosso giapponese vuole ovviamente dare il proprio contributo (determinante, viste le vendite) per tagliare le emissioni di Co2 del 90% rispetto al 2010, entro il 2050. Perciò nel 2025 tutti modelli Toyota e Lexus saranno disponibili anche in versione elettrificata. In Europa è già la norma, Lexus in Italia vende solo auto ibride, ma non nel resto del mondo e nei mercati emergenti. A partire dalla Cina dove verranno introdotti i primi nuovi modelli elettrici, dieci entro il 2020, che saranno poi commercializzati in Giappone, India e Stati Uniti. 

La produzione in massa di veicoli elettrificati comporterà la riduzione a zero del budget riservato allo sviluppo di propulsioni tradizionali. Inoltre saranno necessarie milioni di nuove batterie e proprio in questo contesto si iscrive il recente accordo tra Toyota e Panasonic, così come il progetto di sviluppare infrastrutture adeguate per rendere sostenibile l’introduzione delle nuove auto. Installando punti di ricarica e stazioni di rifornimento per l’idrogeno, stringendo accordi con i singoli governi.


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