Fiat 500X, questioni di... famiglia
Quattro chiacchiere con il responsabile design Fiat, Roberto Giolito, sull'ultima nata della famiglia 500, la crossover X.
di Pasquale Di Santillo
La famiglia, il passato hanno un peso fondamentale nella Fiat 500X che però rappresenta l’autentico punto di congiunzione con il presente e il futuro, ormai strabordante su tutte le auto. «500X si ispira all’icona - ammette Francois - ma è completamente nuova, pur conservando i caratteri della famiglia: stesse linee, stessi occhi, sorriso, baffi. E se la mamma è sempre certa, appunto, la 500, il papà è Roberto Giolito, la persona che l’ha disegnata in tutti i suoi dettagli insieme al suo team».
Già, il responsabile del design Fiat, Roberto Giolito, è papà, anche lui certo, della 500X conferma l’ispirazione del passato, ma rivendica tutte le novità del progetto. «La famiglia cresce - spiega Giolito - la 500X è chiaramente figlia, erede del patrimonio della 500, in ogni suo dettaglio. Eppure, il lavoro più importante, quello che ci ha impegnati pesantemente è stato preservare le linee, i motivi di design e allo stesso tempo aggiornarli e renderli proporzionati alle misure del nuovo modello che infatti colpisce per la sua anima profondamente forte nel design esterno».
Una sorta di vocabolario dei segni quello utilizzato da Giolito nel disegno dei vari dettagli, segni conosciuti bene per averli interpetati altre mille volte partendo sempre da 500. Ma se gli esterni sono davvero spiritosi nella dimensione “gonfiata” dell’ultima erede della famiglia, gli interni sono l’autentica sorpresa. «Sì, qui ci siamo ispirati al linguaggio della sostanza, dando tridimensionalità a tutte le forme dal cruscotto alle portiere tanto che la plancia è perfettamente in 3D, grazie anche alla qualità dei materiali che abbiamo utilizzato. Le maniglie, i vani portaoggetti, le bocchette del clima: non c’è un dettaglio che non è stato innovato. Lo spazio è decisamente ampio, sia per il conducente che ha una seduta ribassata per gestire al meglio il volante, e per gli stessi passeggeri. Insomma un architettura completamente originale ispirata al passato».