Burger della capitale parla romanesco

L’hamburger sarà pure il piatto americano più conosciuto e amato in tutto il mondo, nonostante le origini derivino da Amburgo città da cui nel 1800 partivano le navi di emigranti europei diretti in America e a bordo delle quali si consumava un piatto a base di carne macinata, ma nella Capitale parla romanesco
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ROMA - Carne 100% italiana lavorata però nello stile dell’american barbecue, è il segreto della famiglia Galli che da oltre settant’anni lavora carne a Roma. Nasce tutto nella macelleria di Porta Metronia diventata punto di riferimento tale da attrarre personaggi del cinema italiano come Sordi e Magnani. Alberto prediligeva la vitella, comunque tagli speciali e in particolare il piccione mentre Anna preferiva invece la carne rossa.
Quella tradizione romana che negli anni ha fatto passi avanti fino a realizzare – grazie all’impegno della nuova generazione guidata da Fabio Galli - un’Academy della carne all’interno dello stabilimento di via Palmiro Togliatti e che oggi per i moderni ‘burger lovers’ è rappresentata dall’hamburger ‘The original’ del Tbsp, imperdibile nelle location di via Gallia, Ponte Milvio e Testaccio.

Dove a fare la differenza è la lavorazione della carne, macinata e non ottenuta dalla mondatura dei tagli anatomici ma dall’unione di tagli interi selezionati. Il risultato è un retrogusto di fumo, ben cotta all’esterno e tenerissima all’interno da far invidia a ogni panino a stelle e strisce. L’immancabile mix di spezie e salse da strofinare sulla carne sono rigorosamente preparati artigianalmente dal ‘pit master’ Claudio Nani.


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