Oscar Pettinari/Carlo Verdone è tornato. Seppur per un solo scatto "da fermo" nella sala a lui dedicata all'interno del Museo Cinema a Pennello di Montecosaro (MC). Sono passati quasi trent'anni di distanza da "Troppo Forte" ma alzi la mano chi non si ricorda le scorribande in giro per Roma del mitico Oscar, sognatore di scene alla Rambo e Indiana Jones tra un provino e l'altro a Cinecittà.
Quella del protagonista di una delle commedie più apprezzate del cinema italiano degli ultimi 30 anni non era una moto qualsiasi: si trattava della Yamaha FZ750, una delle moto più performanti della metà degli anni ’80: presentata nel 1985 al Salone di Colonia, la FZ750 ebbe un successo immediato. Vantava una potenza di 106 cv a 10500 giri, una velocità massima di oltre 230 kmh e 5 valvole per cilindro. Quest'ultima era una vera innovazione, per l'epoca. Con un esemplare dello stesso modello, nell'anno di uscita del film, il quattro volte campione del mondo Eddie Lawson vinse la 200 miglia di Daytona.
© RIPRODUZIONE RISERVATAQuella del protagonista di una delle commedie più apprezzate del cinema italiano degli ultimi 30 anni non era una moto qualsiasi: si trattava della Yamaha FZ750, una delle moto più performanti della metà degli anni ’80: presentata nel 1985 al Salone di Colonia, la FZ750 ebbe un successo immediato. Vantava una potenza di 106 cv a 10500 giri, una velocità massima di oltre 230 kmh e 5 valvole per cilindro. Quest'ultima era una vera innovazione, per l'epoca. Con un esemplare dello stesso modello, nell'anno di uscita del film, il quattro volte campione del mondo Eddie Lawson vinse la 200 miglia di Daytona.