Bike sharing: le due ruote per una città sostenibile

Jump è il servizio di condivisione portato nella Capitale da Uber: è la prima città italiana ad accogliere la flotta di 1.800 biciclette con GPS e pedalata assistita. Anche Helbiz introduce il suo servizio di biciclette, ecco "Greta"
Bike sharing: le due ruote per una città sostenibile
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Nel 2009 Travis Kalanick e Garrett Camp diedero vita, a San Francisco, a Uber, il primo servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. Fu una vera e propria rivoluzione. L’azienda statunitense però ha allargato i propri orizzonti e, nel 2018, ha acquisito i diritti di Jump, il servizio di bike sharing nato anch’esso nella Baia. Lo scorso 21 ottobre, Jump è approdato anche all’ombra del Colosseo mettendo a disposizione di Roma e dei suoi abitanti la bellezza di 1.800 biciclette.

Prima città in Italia

La Città Eterna è stata la prima ad essere scelta in Italia per il servizio di bike sharing: attualmente le metropoli interessate sono 11 in Europa (tra le altre Londra, Parigi, Berlino e Madrid) e 20 tra Centro e Nord America. A queste se ne aggiunge una a Wellington, nel Pacifico. Le bici a disposizione dei romani diventeranno presto 2.800 e sono tutte dotate di GPS per essere costantemente monitorate e controllate. Le aree interessate sono, oltre al Centro Storico, Eur, Quartiere Coppedè, Monteverde Nuovo e Fleming.

Helbiz porta a Roma la bici "Greta"

Non solo Jump però ha invaso la Capitale. Da metà novembre, infatti, ha preso il via un secondo servizio di bike sharing gestito da Helbiz.  La società americana fondata da Salvatore Palella ha rivoluzionato il mondo dello sharing con i suoi monopattini. Già presente in varie città italiane, tra le quali Milano e Verona, Helbiz ha pensato per Roma Greta, una bicicletta di ultimissima generazione dotata di una pedalata assistita e sospinta da un motore da 250W di potenza e una batteria da 14 ah. Le prime 100 bici elettriche della compagnia statunitense sono collocate principalmente nell’area del Municipio 1, con l’obiettivo di aumentare gradualmente la flotta di 2.500 unità entro la fine dell’anno-gennaio 2020.


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