La sfida elettrica di Enel: 700 colonnine entro i prossimi tre anni

Il progetto prevede, oltre ai punti di ricarica standard, anche quelli ad alta potenza, capaci di rifornire le batterie scariche all’80% in 30 minuti al massimo
La sfida elettrica di Enel: 700 colonnine entro i prossimi tre anni
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Uno dei pilastri della mobilità sostenibile e della lotta all’inquinamento nelle grandi città come Roma è senza dubbio l’uso dei veicoli elettrici e ibridi. Fondamentale è dunque la diffusione capillare delle colonnine di ricarica che secondo il piano capitolino della mobilità elettrica adottato due anni fa saranno 700 entro il 2020.

Il piano dell'azienda

Già da 10 anni il partner principale di Roma Capitale in quest’operazione è l’Enel, che attualmente gestisce oltre 250 punti di ricarica in tutto il territorio comunale. Il primo progetto sperimentale risale al 2009: 118 colonnine aumentate di altre 100 unità col Protocollo d’intesa siglato nel 2012. Il progetto prevede, oltre ai punti di ricarica standard, anche quelli ad alta potenza, capaci di rifornire le batterie scariche all’80% della capacità in 20/30 minuti, posizionate lungo gli assi viari principali e sul tracciato dei due anelli che caratterizzano la viabilità romana, il GRA e le Mura aureliane. E a queste si aggiungono le 20 postazioni della Città del Vaticano, frutto di un accordo raggiunto tra l’azienda e il Governatorato nel giugno scorso. Il tutto in linea col Piano nazionale dall’azienda lanciato a novembre 2017 che prevede 14mila punti di ricarica in tutta Italia entro il prossimo anno, destinati a raddoppiarsi nel 2022.

 


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