Roma e il servizio sharing: novità dal 1° maggio

Il sindaco Virginia Raggi ha annunciato l'entrata in vigore delle nuove linee guida che hanno l'obiettivo di incentivare e ampliare l'offerta grazie ad altre aree di sosta e tariffe agevolate
Roma e il servizio sharing: novità dal 1° maggio
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In virtù di una new mobility che si sta sviluppando, a Roma stanno per entrare in vigore nuove linee guida sullo svolgimento dei servizi di sharing. La Giunta capitolina ha approvato i cambiamenti lo scorso 27 dicembre, ma è di queste ore l'annuncio del sindaco Virginia Raggi sull'entrata in vigore delle nuove modalità: il 1° maggio. I cambiamenti più importanti riguardano sconti sul canone per chi opera nelle aree periferiche oltre a nuovi parcheggi riservati al servizio di car sharing.

Tariffe agevolate

Queste novità, stando a quanto dichiarato dal sindaco della Capitale, hanno lo scopo di incentivare il sistema di trasporto sostenibile del car sharing per alternarlo sempre di più all’utilizzo dell’auto privata. Ci sono, però, alcune zone periferiche della città non coperte dal servizio: le nuove direttive avranno il compito di renderlo più flessibile e capillare, introducendo tariffe agevolate per quei gestori che hanno intenzione di allargare la propria area di copertura. Un progetto graduale che ha come obiettivo finale l’azzeramento del canone proprio per chi opera nelle zone più periferiche.  

Isole della mobilità

Non solo. Dal 1° maggio 2020 dovrebbero essere create nuove aree di sosta (non solo in zone centrali, ma anche in punti strategici quali parcheggi di scambio, metro e stazioni) riservate al car sharing. Tra i compiti degli uffici competenti, inoltre, c’è quello di individuare le cosiddette “isole della mobilità”. Si tratta di aree dedicate a diversi servizi di mobilità sostenibile che interessino non solo il car sharing, ma tutti i noleggi di mezzi, dagli scooter alle biciclette. Infine, altra novità assoluta ma che sarà obbligatoria dal 1° gennaio 2021, per la prima volta i gestori dovranno garantire standard minimi di servizio relativi all’area minima da coprire e al numero minimo dei veicoli componenti la flotta. 


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