Metropolitana Roma: è caos segnaletica in Fase 2 e dopo 18 mesi riapre Barberini

La fermata della linea A, snodo del centro storico della Capitale, da oggi è aperta anche in ingresso. Eppure la Fase 2 ha portato tantissimi disagi ai pendolari nelle stazioni della metro: tra file lunghissime e attese di oltre un'ora per salire su un vagone, fino alla segnaletica sul paviemento messa a meno di 1 metro di distanza o sotto i secchi della spazzatura
Metropolitana Roma: è caos segnaletica in Fase 2 e dopo 18 mesi riapre Barberini
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La notizia buona è che dopo più di un anno, dalle prime luci dell'alba di oggi, venerdì 15 maggio 2020, la fermata Barberini della linea metropolitana A di Roma rivede il sole e riapre anche in ingresso su via Veneto. Mentre quella per nulla buona è che la Capitale non riesce tutt'ora a gestire nei mezzi di trasporto le norme anti-coronavirus in questa Fase 2. Troppi sbagli e imprecisioni, che creano ogni giorno tantissimi disagi ai pendolari.

Barberini rinasce dopo più di un anno

La questione della stazione Barberini ha acceso il dibattito lungo i 14 mesi in cui è rimasta chiusa al pubblico. Il 21 marzo 2019 la fermata era stata chiusa per un danno alle scale mobili. I lavori si sono protratti molto più del previsto, a causa della manutenzione delle scale e conseguenti ritardi dei collaudi.

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A febbraio 2020 una prima riapertura, ma solo in uscita. In pratica, la stazione era usufruibile solo per chi scendeva dalla metro. Oggi, a maggio, finalmente, la riapertura. E una speranza in più anche per i commercianti della zona, che proprio a causa della chiusura erano rimasti vittime di un netto calo degli incassi. La stazione Barberini infatti è una delle più centrali della Capitale, subito dopo Piazza della Repubblica e poco prima di Piazza di Spagna. Si affaccia proprio su Piazza Barberini, e una volta usciti consente di raggiungere in pochi passi luoghi simbolo della città come Fontana di Trevi, ma anche via Sistina e via del Tritone. Zone ad alta concentrazione turistica, quindi, e anche di shopping.

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BARAONDA E CAOS NELLA FASE 2 

Naturalmente, la riapertura è avvenuta rispettando le norme di sicurezza: dentro la stazione sono infatti presenti percorsi dedicati per evitare che i viaggiatori diretti ai treni e quelli che giungono a destinazione possano incrociarsi, e inoltre sono previsti controlli ai tornelli per evitare assembramenti. Sulle banchine, invece, per garantire il distanziamento tra i viaggiatori in attesa dei treni sono presenti le palline colorate adesive.

Eppure sono in molti i pendolari che nelle stazioni della metropolitana, dalla linea A alla C, hanno notato che i famosi "marker" che dovrebbero assicurare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro,  non sono stati attaccati sul pavimento delle banchine in maniera giusta.

A Porta Furba-Quadraro per esempio un passeggero ha calcolato che la distanza tra un pallino di attesa e l'altro davanti al binario è di appena 73 centimetri: decisamente meno di 1 metro imposto dalle norme anti-contagio.  Mentre a Cipro invece la distanza tra un marker e l'altro in una banchina è di 200 metri, il che lascerebbe intendere che in quella zona nessun viaggiatore sia autorizzato a sostare.

Ma sono solo due delle tante segnalazioni che corrono sui social. Su Twitter è già virale la foto della segnaletica sotto alla stazione Pontelungo messa sotto i secchi della spazzatura. Impossibile dunque attendere lì in tutta sicurezza  la metropolitana. A questo poi si aggiugono gli assembramenti al di fuori delle stazioni fin dalle prime luci dell'alba e quindi dalla prima corsa delle 5 del mattino, con un'attesa di oltre 1 ora per salire su un vagone. E i mezzi di trasporto, tutti nessuno escluso da metropolitana, autobus, tram e treni, abbandonati alla consueta sporcizia per nulla puliti e sanificati. Una Fase 2 decisamente poco sicura e che ha colto le aziende assolutamente impreparate. 


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