Dal 16 gennaio scorso – con la firma del Presidente Conte sul nuovo Dpcm contenente le misure per il contenimento del Covid - le regioni italiane si sono trovate a dover ridefinire i parametri di ciò che si sarebbe potuto fare e non fare all’interno dei propri confini.
Tuttavia, dopo appena pochi giorni, ecco che il Lazio – inserito in zona arancione dopo l’ultimo Dpcm – potrebbe tornare in zona gialla grazie all’indice Rt riapparso sotto quota 1 e definito come soglia di basso rischio contagi covid.
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SI TORNERÀ IN ZONA GIALLA?
Per far si che una regione riesca a passare da arancione a giallo serviranno almeno due settimane con Rt inferiore a 1. Una decisione che purtroppo arriverà solo a febbraio. È quanto si legge nell’art. 2, terzo comma del Dpcm:
“Il Ministro della salute, con frequenza almeno settimanale, verifica il permanere dei presupposti di cui ai commi 1 e 2 e provvede all’aggiornamento dell'ordinanza di cui al comma 1, fermo restando che la permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione.”
Detto questo, dunque, nonostante la Regione abbia comunicato in questi giorni un dato alquanto positivo riguardante la soglia Rt, un significativo calo dei ricoverati in terapia intensiva e ben 500 contagi in meno rispetto all’ultimo bollettino divulgato, il Lazio continuerà a tingersi di arancio ancora per un po’.
Tuttavia, se la regione continuerà a produrre dati positivi a partire da oggi – giorno in cui partirà il conteggio dei 14 giorni dopo l’uscita del bollettino ufficiale – il Lazio potrebbe tornare in zona gialla venerdì 5 febbraio (dopo il nuovo aggiornamento della Regione), con l’entrata in vigore delle nuove regole già da domenica 7 febbraio.