Per diversi mesi il traffico della Capitale è stato surreale. O meglio il non traffico. Col lockdown e la circolazione ridotta per molti mesi, gli spostamenti si erano ridotti: a questo ha contribuito, in larga parte, anche lo smart working. Ma col ritorno alla normalità, gli uffici di nuovo pieni e anche numerosi cantieri e incidenti sempre più frequenti, le strade di Roma stanno diventando sempre più invivibili. Per non parlare delle giornate di pioggia, durante le quali ogni difficoltà viene elevata alla massima potenza e gli automobilisti restano imbottigliati per ore e ore nel traffico.
Com’è la situazione attuale
Proviamo a fare un resoconto. In questa settimana di metà novembre, con la pioggia incessante quasi tutti i giorni, le arterie intorno e fuori al Grande Raccordo Anulare sono state più intasate del solito. Causa maltempo, appunto, sulla Diramazione Roma Sud e sulla Diramazione Roma Nord tra il bivio dell’A1 e il Gra, ma pure sulla A12 Roma-Civitavecchia tra il bivio della Roma-Fiumicino e quello dell’Aurelia, il traffico è stato ulteriormente rallentato. Code anche tra il Raccordo Anulare e Corso Francia, in direzione della Tangenziale est, tra Monteporzio Catone e il Raccordo Anulare, tra la Tiburtina e la Salaria, tra la Flaminia e la Cassia e tra il Gra e viale Isacco Newton.
Un discorso a sé meritano i cantieri in città, che sono sempre più numerosi. Giusto per citarne alcuni: a Vigne Nuove, quelli a via Imer e a via Anselmi obbligano la deviazione delle linee di bus 80, 334, 341, 360 e sono temporaneamente sospese diverse fermate. Alcune strade sono interamente chiuse, come quella di via di Brava nel tratto compreso tra via del Pescaccio e via della Maglianella. Deviata in entrambe le direzioni la linea 906 che salta temporaneamente 11 fermate. I lavori sulla rete del gas in via Flaminia, tra via Fracassini e via Canina, vietano il transito dei veicoli fino al 3 dicembre. Deviate poi le linee 2bus, S03, C3, n3s e n201. Ad aggravare la situazione, il drammatico incendio del Ponte dell’Industria, tra Marconi e Ostiense, che resta chiuso al traffico e obbliga gli automobilisti a utilizzare strade alternative, intasando la mobilità della zona e impiegando molto più tempo per un breve tratto di strada. Infine, gli incidenti (che nei primi nove mesi del 2021 sono stati quasi 20mila) che purtroppo non possiamo controllare ma che spesso creano code interminabili.
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