Al Giro d'Italia con Peugeot, il nostro diario di bordo

Al seguito della Maglia Rosa al volante della Peugeot 308 SW GT
Al Giro d'Italia con Peugeot, il nostro diario di bordo© LaPresse
Alessandra Giardini
6 min

Tappa Molveno-Cassano d’Adda 

Passiamo dal mattino fresco in riva al lago alla calura esagerata della pianura Padana, con i ventinove gradi di Cassano d’Adda, il paese di Valentino e Sandro Mazzola ma anche di Gianni Motta, che festeggia così i cinquant’anni dalla sua vittoria al Giro d’Italia. Per approfittare della bella giornata apriamo il tettuccio della nostra Peugeot 308 GT. Ci sembra così di stare sull’ammiraglia del direttore di corsa, e ammiriamo l’Adda in tutto il suo splendore fino al castello che ci annuncia il traguardo di Cassano. I chilometri ormai sono moltissimi, ma il confort della nostra auto - ormai una seconda casa per noi - ci fa sentire molto meno la stanchezza. Anche se oggi, con questo caldo, di certo non abbiamo usato il tasto che scalda i sedili...

Tappa Bressanone-Andalo

Si riparte dopo il giorno di riposo dal centro storico di Bressanone: un incanto, che però richiede l’ausilio delle telecamere di cui è dotata la nostra Peugeot 308 GT. L’operazione-labirinto riesce brillantemente, e si parte. Il paesaggio è quello della Val di Non, fra distese di mele a perdita d’occhio. Poi si sale, e la nostra ammiraglia è ancora alle prese con la salita. A onor del vero, la affronta in maniera più brillante di Vincenzo Nibali, anche in questo caso sotto i suoi standard. Prima il passo della Mendola, poi il Fai della Paganella e infine la salita che porta al traguardo di Andalo: se il campione italiano si stacca e paga in termini di classifica, la nostra Peugeot invece si comporta benissimo.

Giorno di riposo

Giorno di riposo uguale macchina ferma in garage? Neanche per sogno. Il riposo durante un grande Giro funziona così: i corridori sono impegnati a tenersi attivi stando attenti a non mangiare troppo, i giornalisti invece saltano da un albergo all’altro per parlare con tutti i principali protagonisti della corsa e tenersi aggiornati sulle loro condizioni. Spesso, dunque, è possibile che debbano fare più chilometri nel giorno di riposo. Come è capitato a noi oggi, visto che le squadre dei leader erano sparpagliate in diversi villaggi. Siamo passati - in tempi stretti, perché il giornale non aspetta - da Santa Cristina in Valgardena a Chiusa, da Ortisei a Bressanone, sotto una pioggia a tratti intensa, a tratti meno, ma sempre continua. In questa occasione ci è stato particolarmente utile il navigatore della nostra Peugeot 308 GT, che è riuscito a trovare anche gli alberghi che non avevano indirizzi mappati. Un accessorio assolutamente indispensabile per un Giro d’Italia da suiveurs. Domani si riparte, ed è subito salita.

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Palmanova-Cividale del Friuli

Al Giro d’Italia con un’auto potente e comoda, spaziosa e confortevole: ecco la Peugeot 308 GT che ci porterà dalle prime tappe impegnative di salita fino alle Alpi francesi e al traguardo finale di Torino. Il primo impatto è perfetto: bagagliaio ampio, ottimo per chi deve stare in giro per settimane, cambiando albergo ogni sera. In breve la 308 GT diventerà la nostra casa viaggiante, e il suo baule sarà il nostro secondo armadio. Il primo tratto del nostro Giro è già un battesimo della strada: per arrivare a Palmanova, la città stellata nel cuore del Friuli, viaggiamo per ore sotto una pioggia battente. Il responso è buono: la tenuta di strada è perfetta, la visibilità ottima. La prima tappa della nostra Peugeot si svolge tutta in territorio friulano: attraversiamo cittadine incantevoli e ponti, e la testiamo finalmente sulle prime salite. E’ docile e silenziosa, ma potente. E le telecamere ci consentono di passare in tutta sicurezza anche attraverso le strettoie dei centri storici. Arriviamo a Cividale del Friuli e aspettiamo i corridori: i primi centosettanta chilometri sono stati una passeggiata, almeno per noi.

Alpago-Corvara

E’ il giorno che tutti aspettano - e temono - da quando è cominciato il Giro d’Italia. Il giorno del tappone, con sei passi uno dietro l’altro: Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola. Nomi che incutono rispetto. Il nostro vantaggio è che non dovremo farli pedalando, come Nibali e compagnia, ma a bordo della nostra Peugeot 308 GT. Cominciamo ad abituarci anche al cambio automatico, che ci consente di fare molta meno fatica soprattutto quando attaccheremo le prime salite. E infatti è così. Le sospensioni si fanno apprezzare, l’insonorizzazione è buona. Insomma, nonostante curve e tornanti e salite quest’auto non stanca. Riusciamo a passare agevolmente fra i cicloamatori che arrancano sulle rampe dei passi che più tardi vedranno sfidarsi i campioni del Giro. E scendiamo rapidi verso la nostra destinazione, Corvara, adagiata nella Val Badia. Abbiamo percorso i duecentodieci chilometri più temuti del Giro d’Italia e la nostra 308 GT non se n’è neanche accorta.

Castelrotto-Alpe di Siusi

Per non essere monotoni, oggi niente salita: gli organizzatori hanno deciso che il percorso della cronoscalata (10.800 metri) non è adatto alla carovana del Giro, per cui ci limiteremo ad arrivare con la nostra Peugeot 308 GT fino all’arrivo di Castelrotto e poi dovremo lasciarla parcheggiata fino a sera, mentre noi saliremo all’Alpe di Siusi per l’arrivo della tappa con un’ovovia. Una prova nuova però ci tocca anche oggi: con la nostra 308 GT per arrivare al parcheggio predisposto a Castelrotto siamo costretti a fare una gimkana su sentieri sterrati che portano da un alpeggio all’altro. Anche lontano dalle strade battute la tenuta di strada ci dà soddisfazione. In curva la 308 è agile e non sfugge mai di mano.

PEUGEOT 308 GT, LA PROVA SU STRADA


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