Il mercato in lieve ripresa è solo un’illusione

Il mercato è in lieve ripresa, ma non sono le vendite a trainare la crescita
Il mercato in lieve ripresa è solo un’illusione© LaPresse
Massimo Ghenzer
2 min

Il mercato ultimamente dà segni di ripresa ma il cumulato degli 11 mesi del 2022, 1.228.381, è nettamente inferiore a quello del 2021, 1.386.474. Un mercato di livello insoddisfacente in ogni caso. Un mercato di offerta, più che di domanda. Non aumentano i nuovi contratti ma si stanno consegnando più vetture perché le forniture sono aumentate, anche se di poco. Con il parco veicoli enorme che abbiamo in Italia, noi dovremmo immatricolare due milioni di automobili all’anno, per garantire un ricambio delle vetture più datate. Il livello di CO2 delle nuove immatricolazioni a dicembre 2021 era 113,9, ora siamo a 118,5: invece di diminuire, aumenta. Dalla struttura del mercato si nota che la rivoluzione verso l’elettrico non parte. Le vetture elettriche nel 2022 sono diminuite: 44.942, solo il 3,7% del mercato. Lo scorso anno erano 61.327, il 4,4% del mercato. Le vetture elettriche sono care e i modelli premium lanciati a più riprese sul mercato si vendono in poche centinaia, escluso la Tesla (5.034 auto vendute in 11 mesi, ma meno del 2021). Si vendono citycar e berline piccole e medie - le meno care - anche se restano fuori della portata del cliente medio, in termini di prezzo.

E il mercato ci conferma, mese dopo mese, che i prezzi delle auto sono troppo alti e chi compera vuole spendere meno di 30.000 €. E infatti il consumatore continua a scegliere le auto a benzina (27,6%) e Diesel (19,9%). Se aggiungiamo l’8,8% del GPL, ben più della metà del mercato - 56,3% - è quello delle vetture tradizionali. Sono aumentate di prezzo ma rimangono sempre le meno care. A crescere sono le ibride: dal 28,9% del 2021 al 34% di quest’anno: quello pesante è al 9% del mercato, quello leggero al 25%. Anche qui, la maggioranza sceglie il prodotto meno caro, l’ibrido leggero. Le Case da un paio d’anni stanno aumentando i prezzi, ben oltre l’inflazione, per recuperare i margini, ma i consumatori si tirano indietro, non possono spendere queste cifre per un’auto. Meglio tenersi la vecchia auto e sperare in tempi migliori, se mai torneranno.


© RIPRODUZIONE RISERVATA