Il mercato italiano a luglio torna stabile 

Preoccupante l’aumento delle auto immatricolazioni delle Case Auto: i concessionari hanno stock invenduti molto elevati e non sono in grado di incamerarne ulteriori ed allora le case provvedono alla immatricolazione a chilometri zero
Il mercato italiano a luglio torna stabile © EPA
Massimo Ghenzer
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Il luglio del mercato italiano dell’auto, dopo la ?ammata di giugno è tornato ai livelli dei mesi precedenti. Leggermente sopra al luglio 2023 ma nettamente sotto il 2019. Peraltro, il luglio di quest’anno aveva due giorni lavorativi in più. Chi vince e chi no nel mercato italiano non cambia nome. Vince l’ibrido, sia quello leggero che quello pesante. Vince il GPL, il carburante costa la metà e i brand che lo adottano producono vetture gradevoli e di buona qualità. Il benzina ancora si vende e molto, mentre l’elettrico è di nuovo al palo dopo aver esaurito in poco tempo i fondi dell’incentivo, utilizzati da ordini accumulati nei mesi precedenti e in attesa degli incentivi per e?ettuare l’immatricolazione. I numeri, come da fonte UNRAE, fanno riettere.

Luglio ha immatricolato 125.150 vetture contro 119.957 nel 2023, ma con due giorni in più. Il mercato dei clienti privati è cresciuto, 77.945 nel 2024 contro 68.275 lo scorso anno. Il noleggio sia a breve che a lungo termine è diminuito, rispettivamente 22.198 contro 28.043 nel luglio 2023 e 1.608 il breve termine contro 2.536 nel 2023. Le auto immatricolazioni dei concessionari sono elevate 13.096 quest’anno, sostanzialmente lo stesso livello dello scorso anno. Preoccupante l’aumento delle auto immatricolazioni delle Case Auto, passate da 1.326 lo scorso anno a 3.628 questo luglio. I concessionari hanno stock invenduti molto elevati e non sono in grado di incamerarne ulteriori ed allora le case provvedono alla immatricolazione a chilometri zero. È sempre stato così, le fabbriche non si possono fermare ed allora continuano a produrre oltre le capacità di assorbimento. Di fatto si crea, oltre al mercato del nuovo e dell’usato, un terzo mercato, quello dei chilometri zero in cui i consumatori dovrebbero trovare prezzi e condizioni vantaggiose. Il tema è tornato ai suoi processi tradizionali dopo l’ubriacatura di un paio di anni successivi al lockdown della primavera del 2020 quando la produzione era diminuita di tanto, i tempi di consegna molto allungati e il mercato diminuito di oltre mezzo milione di unità all’anno. I prezzi erano aumentati ben oltre l’inazione e le Case hanno realizzato pro?tti record. È stato un fuoco di paglia. Ora la produzione è ripresa per gradi ma i prezzi alti sono rimasti e il mercato stenta ad assorbirla.


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