Jump by Uber, nuovo servizio di bike sharing a Roma

700 bici elettriche con pedalata assistita, che arriveranno fino a 2800, compongono la flotta del nuovo servizio a noleggio per la micro mobilità sostenibile a disposizione dei cittadini romani
Jump by Uber, nuovo servizio di bike sharing a Roma
Michele Salvatore
4 min

Bike sharing, Roma ci riprova. La “scommessa” l’ha messa sul piatto JUMP, una start up statunitense, che nel 2017 ha lanciato il servizio negli USA e che nel 2018 è stata acquistata da Uber.

“Scommessa” scritto proprio così, tra virgolette, perché, nel passato recente, chi ha provato a offrire soluzioni per la micro mobilità nella Capitale d’Italia, ha dovuto fare i conti con ignobili atti di vandalismo (bici rubate, danneggiate o, addirittura, finite nel fondale del Tevere…) che hanno, alla fine, hanno spinto i gestori ad abbandonare la l’Urbe.

Perchè a Roma

Un contesto ostico sulla carta, ma ricco di possibilità secondo JUMP. Area molto vasta da coprire, i famosi Colli e il traffico, sono un campo ideale per chi, abitualmente, si muove con i mezzi pubici o altri servizi di trasporto in condivisione e ha bisogno di coprire “l’ultimo miglio” in zone, magari, non raggiungibili da autobus o vietate alle automobili.

Questi sono i motivi che hanno portato JUMP a sceglie Roma come città di esordio in Italia. All’inaugurazione era presente la sindaca Virginia Raggi, che ha dichiarato: Roma è stata scelta come prima città in Italia per l’avvio del servizio di uno dei maggiori operatori di sharing al mondo. Da oggi 700 bici a pedalata assistita, che diventeranno più di 2.800 in poche settimane, sono a disposizione di tutti, con uno sguardo attento alla mobilità sostenibile e al turismo. Un servizio di bike-sharing moderno che va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi. La geolocalizzazione, infatti, permetterà di monitorare le bici in tempo reale”.

“Con il lancio di JUMP a Roma ci proponiamo di fornire un servizio ai cittadini che cercano un’alternativa al proprio mezzo di trasporto o che non ne possiedono uno. Il nostro obiettivo è quello di essere un partner di lungo periodo per Roma, l’Italia, sia a livello nazionale che locale. Il lancio di oggi è l’inizio di un percorso che ci porterà a costruire città più smart, lavorando insieme a tutti coloro che contribuiscono a definire la mobilità”, ha dichiarato Michele Biggi, JUMP general manager Southwestern Europe. “Il bike-sharing è un sistema conveniente ed eco friendly, per questo crediamo che JUMP possa essere una valida risposta alle esigenze dei residenti, aiutandoli ad affrontare, in modo pratico e accessibile il traffico di tutti i giorni, tipico della grande città”.

Come funziona il servizio

Le bici rosse di JUMP sono elettriche a pedalata assistita e consento una spinta fino a 25 km/h. A differenza di altri servizi analoghi, le bici non vanno riposte negli stalli dedicati e messi a disposizione, ma sono dotate di un lucchetto che ne consente il parcheggio ovunque nelle aree dove il servizio è operativo, in qualsiasi tipo di rastrelliera. Al servizio si accede tramite un’app dedicata, che localizza le biciclette nelle vicinanze e ne consente lo sblocco tramite la generazione di un QR code da scansione con il propio smartphone.

Il costo, però, non è proprio a buon mercato. Il noleggio costa 20 centesimi al minuto, al quale vanno aggiunti 50 centesimi che scattano al momento dello sblocco. Un po’ caro, perché paragonabile ai servizi di car sharing, ma che comunque comprende anche un’assicurazione di responsabilità civile verso terzi.

A Roma, il servizio sarà attivo nelle zone del centro storico e in quelle più esterne come Eur, quartiere Coppedè, Monteverde Nuovo e Fleming, per arrivare a coprire un’area pari a 57 km quadrati.


© RIPRODUZIONE RISERVATA