Nuova BMW i4, gemella elettrica della Serie 4

La futura berlina coupé sarà declinata - almeno sembra - anche in una variante M per quella che sarà la prima sportiva a zero emissioni di BMW, sempre dopo la i8
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BMW posiziona al centro dei suoi interessi futuri la mobilità a zero emissioni. La conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – arriva dalla nuova BMW i4. Ancora poche immagini sono state svelate, ma l’ultima vettura pensata in quel di Monaco di Baviera sembra essere a tutti gli effetti la quinta vettura elettrica del Gruppo dopo i3, Mini Se, iX3 e la recentissima iX.

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DATI SVELATI TRA QUALCHE SETTIMANA

Una berlina coupé dal design chiaramente simile a quello della gemella endotermica Serie 4: sarà declinata almeno sembra anche in una variante M per quella che sarà la prima sportiva a zero emissioni di BMW, sempre dopo la i8.

I dati complessivi verranno svelati tra qualche settimane ma si sarà che parliamo di potenze fino a 530 cv e autonomia vicino ai 600 km.

LA PIANIFICAZIONE

Un biglietto da visita mica male nella tradizionale conferenza stampa annuale sul bilancio. La pianificazione presentata dal n.1 di Monaco, Oliver Zipse prevede una gamma elettrica di 13 modelli entro il 2023: oltre ai 5 già citati prima, ci saranno infatti anche le versioni a emissioni zero di X1, Serie 5, Serie 7 e Mini Countryman. Questo per arrivare ad avere almeno una vettura elettrica nel 90% dei segmenti di mercato, sempre entro il 2023 e allo stesso tempo, puntare al 2025 con una crescita media annua delle vendite elettriche del 50%: in numeri, 2 milioni di pezzi venduti.

50% DI VOLUMI A ZERO EMISSIONI ENTRO IL 2030

Da quella data, poi, scatterà la terza fase del “Progetto i”: la gamma prodotti verrà sviluppata sulla base di una nuova denominazione “Neue Classe”, tra propulsori e trasmissioni elettriche di ultima generazione, idrogeno e design innovativo. La crescita media annua delle vendite elettriche tra il 2025 e il 2030 dovrà essere del 20% per arrivare al 2030 con un 50% di volumi a zero emissioni, per 10 milioni di veicoli elettrici commercializzati nel prossimo decennio. In questo senso, sarà fondamentale il ruolo di Mini, per la sua spiccata tendenza cittadina. nel 2025 presenterà il suo ultimo modello a combustione interna. Due anni dopo, il 50% delle vendite saranno elettriche e nel 2030 dovrebbe esistere una gamma esclusivamente elettrica.

La digitalizzazione con l’ottava generazione della BMW iDrive e la sostenibilità con la decarbonizzazione figlia del taglio dell’80% delle emissioni di CO2 di impianti e uffici entro il 2030 (e -40% emissioni per km da parte della flotta) sono gli altri due pilastri su cui si fonda la futura strategia di BMW, fondata su un solido bilancio come dimostrano i numeri presentati.

PREVISTO UMENTO DELL'UTILE PER L'ANNO IN CORSO

A fronte, infatti, di consegne in calo, -8,4% (2,32 milioni di unità), i ricavi sono scesi solo del 5%, a 98,99 miliardi, per effetto dell'aumento delle vendite di modelli di alta gamma. L'utile operativo è invece sceso del 34,8% a 4,83 miliardi, l'utile pre-tasse del 26,6% a 5,22 miliardi, di cui 4,83 miliardi solo nel secondo semestre (+9,8%), e l'utile netto del 23,2% a 3,86 miliardi. Il gruppo, anche grazie al taglio degli investimenti (-30,6%), è riuscito a chiudere l'anno con flussi di cassa positivi per 3,39 miliardi nonostante nel primo semestre abbia bruciato 2,5 miliardi di euro. Tradotto in parole: grazie ai risultati ottenuti nell'ultima parte del 2020 e nonostante la situazione di instabilità causata dalla diffusione globale del Coronavirus, il Gruppo BMW prevede per l'anno in corso un significativo aumento dell'utile.

L'azienda di Monaco guarda infatti ad uno sviluppo positivo delle attività. Prevede per il segmento Automotive del Gruppo un solido aumento, come per le consegne in tutto il mondo. Il margine EBIT per il segmento dovrebbe di conseguenza essere compreso tra il 6 e l'8% mentre per il settore del servizi finanziari è previsto un intervallo dal 12 al 15 % per il rendimento del capitale.

BMW prevede che l'utile prima delle imposte sarà "significativamente superiore" a quello dello scorso anno. Dal punto di vista dell'occupazione il Gruppo utilizzerà le misure relative al personale già comunicate per gestire la dimensione della forza lavoro per raggiungere a fine 2021 un numero totale di dipendenti leggermente inferiore a quello del scorso anno.

E se il buongiorno, cioè la i4, si vede dal mattino…


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