Fiat 500X, l'auto della svolta

Spaziosa e divertente la prima crossover della famiglia 500 arriva nei concessionari a febbraio 2015. Siamo andati a Torino per conoscerla meglio.
Fiat 500X, l'auto della svolta
6 min
di Pasquale Di Santillo

BALOCCO - La famiglia conta sempre più di tutto. Se poi il DNA è quello di 500, da 57 anni capostipite di una generazione di vetture che hanno fatto e ancora fanno la fortuna di un costruttore e di un Paese, allora basta davvero la parola per capire tutto. 500X, il nome è quello giusto, il simbolo non è uno qualsiasi. L’hanno declinata in mille variabili: X-Factor, Generazione-X, fattore-X e oltre. Per noi resta quello che è sempre stato, un moltiplicatore, speriamo di fortune, di auto vendute. Perché come spiega Olivier Francois, Global Head del brand Fiat «la 500X può, deve essere la macchina della svolta per Fiat e quindi per FCA». E, se ce ne fosse bisogno, l’ad Sergio Marchionne ha sottolineato ancora una volta l’importanza del modello per lo stabilimento di Melfi dove viene realizzata insieme con la Jeep Renegade: «Senza la 500X per Melfi ci sarebbe stato davvero poco da fare».
   
DOPPIA ANIMA - E allora eccola la 500X, in tutte le sue forme “bombate” dalla pillola magica del video che sta spopolando sulla rete e che mostra una pastiglia di viagra finire nel serbatoio di una normale 500, pronta subito a gonfiarsi fino a diventare la X, per la gioia delle signore. Nelle concessionarie arriverà a febbraio, ma è già ordinabile e in un numero limitato (2000 pezzi) anche acquistabile come web edition per i giovani. Il prezzo? Da 17.500 a 30.650 euro: un range interessante per un crossover compatto, capace di essere molto “urban”, cioè districarsi nelle giungle cittadine con i suoi 4,25 metri per 1,80 di larghezza e 1,60 di altezza. Ma anche di esprimersi nella versione fuoristrada,  4x4 inclusa, figlia del gemellaggio con Jeep Renegade con cui condivide l’architettura nello stabilimento di Melfi da dove usciranno a pieno regime 1.200 auto al giorno, 300.000 l’anno.   
   
PENSIERO LATERALE - E’ orgoglioso Francois e ha tutte le ragioni per esserlo. Sulle pareti a lato del centro conferenze di Balocco ci sono due murales con disegni sovrapposti realizzati da due artisti milanesi, i ”carnovsky” che si evidenziano a seconda della luce, tutti attraversati dalla denominatore comune, la X. «E’ il nostro pensiero laterale - spiega l’istrionico dirigente francese -. La 500X potrebbe essere sintetizzata in questo disegno. La luce rossa indica la sua storia, l’heritage, il suo DNA iconico derivante dalla 500. Quella verde, lo stile tutto italiano, infine quella blu, la sostanza. Perché 500X non è solo storia o un esercizio di stile ma un autentico concentrato di tecnologia e innovazione. Ora, anche le altre Case possono avere tecnologia, design e storia, ma nessuno ha tutti e tre questi elementi insieme. Non voglio dire che è la macchina perfetta, ma noi ci auguriamo che possa esserlo per molti, perché come diceva Confucio la perfezione è una gara alla ricerca dell’equilibrio».
   
NUOVA SFIDA - I successi di 500 e 500L, arrivate rispettivamente ad avere quote nei loro segmenti del 15,9% (Europa), 29,5% (Italia) la prima (con 1.500.00 di pezzi venduti); del 22% (Europa) del 55% in Italia rappresentano il successo incredibile dell’icona declinata in varie misure. E di fanno hanno convinto Fiat, Marchionne e tutti gli altri a lanciare un’altra sfida, quella al segmento dei crossover compatti, l’unico che non solo non conosce l parola crisi ma che ora rappresenta il 20% del mercato, per giunta in crescita.  .
INTERNAZIONALE - La nuova dimensione globale di Fiat-FCA impone però una sostanza capace di garantire credibilità su tutti i mercati, a cominciare da quello europeo, per arrivare agli States: «Progetto, disegno e realizzazione italiana, certamente - aggiunge Francois - ma sarà venduta in 100 Paesi. Perché la 500X dovrà andare ovunque e ovunque c’è un po’ di Italia. Per questo negli Usa sta andando in onda uno spot dove al passaggio della 500x si vede un cartello con il nome di una città italiana legata ad uno degli stati americani. Sì, la 500 è una macchina dedicata al mondo ma deve anche meritarselo, essere credibile, per questo abbiamo lavorato tantissimo in fase di progettazione e con 5 milioni di chilometri di test su strada. Il resto lo farà lo stabilimento di Melfi, completamente riprogettato dove l’uomo e la tecnologia robotizzata garantiranno almeno 20.000 controlli di prodotto».
   
SOSTANZA, QUALITA’, CREDIBILITA’ - La credibilità fa anche rima con qualità e la 500X ne dispone in abbondanza. Su tutti i fronti. A cominciare da quello più importante, la sicurezza   «La macchina - aggiunge Francois - dispone di tutti i più moderni sistemi tecnologici per una guida sempre più sicura, dall’avviso per l’uscita di corsia, all’ausilio contro gli angoli ciechi, oltre al parcheggio e alla frenata assistita. Ha tre possibilità di trazione, la 4x2, la versione plus e la 4x4; può contare su tre tipologie di trasmissione manuale, automatico a 6 rapporti ma anche il top della casa a 9 marce e doppia frizione, aggiungeteci le 6 motorizzazioni, l’innovativo sistema di di infotainment Uconnect che garantisce info sul traffico su un display da 5 o 6,5 pollici ogni 2', le abituali connessioni con smartphone e un tom tom di ultima generazione 3d per la navigazione e capirete che ci siamo messi in condizione di fare la differenza. Perché se le visioni restano visioni servono a poco, bisogna trasportarle sul piano della realtà. Insomma i concetti chiave sono internazionalità, immagine e incrementabilità: globali di fatto già lo siamo, la qualità per imporre il marchio la stiamo dando per l’incrementabilità dobbiamo solo aspettare i risultati. 500X ci aiuterà a recuperare terreno nei segmenti che non siano A e B dove già siamo leader, serve il il boom, la svolta con il nuovo simbolo del made in Italy. E per dirla con le parole e la musica di Lucio Dalla è che l’anno che sta arrivando porterà la Fiat che stiamo aspettando e questa è la novità...». Chapeau.
  

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