Lamborghini 350 GT, 50 anni fa nasceva una stella
Salone di Ginevra 1964: viene presentata la prima granturismo della casa di Sant'Agata Bolognese, nasce la leggenda Lamborghini.
La storia della 350 GT è quella di un sogno, partorito oltre mezzo secolo fa nelle nebbiose campagne emiliane, da un uomo chiamato Ferruccio Lamborghini. Nato a Renazzo, nel ferrarese, sotto il segno del toro, nel dopoguerra fondò la Lamborghini Trattori, con la quale guadagnò una fortuna.
Ma la genesi del mito ha radici altrove e la Leggenda narra di una celebre lite tra Lamborghini e Enzo Ferrari, entrambe anime focose, col Ferruccio esasperato per l'ennesimo guasto alla sua Ferrari 250 e il Drake che gli consigliava di pensare ai trattori. E così nasce il mito, progettato nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese da Franco Scaglione: la 350 GT, prima auto di serie del marchio e l'unica (assieme alla 400) a non portare il nome di un toro, presentata esattamente 50 anni or sono al Salone dell'Auto di Ginevra.
Era il 1964 e quella prima granturismo, figlia del prototipo 350 GTV, avrebbe cambiato per sempre il volto del dio Motore. 12 cilindri, 3464 centimetri cubici, 280 cavalli di potenza (80 in meno del troppo irruento prototipo) e velocità massima di 260 chilometri orari. L'anti-Ferrari era bella come una diva di Hollywood, la numero uno di una dinastia regale: per quella prima principessa il signor Ferruccio accettò di produrre in perdita, vendendola a 5.940.000 lire, 60 mila in meno della Ferrari 275 GTB dell'avversario Enzo. A quanto pare non furono soldi buttati.
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di News motoriMa la genesi del mito ha radici altrove e la Leggenda narra di una celebre lite tra Lamborghini e Enzo Ferrari, entrambe anime focose, col Ferruccio esasperato per l'ennesimo guasto alla sua Ferrari 250 e il Drake che gli consigliava di pensare ai trattori. E così nasce il mito, progettato nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese da Franco Scaglione: la 350 GT, prima auto di serie del marchio e l'unica (assieme alla 400) a non portare il nome di un toro, presentata esattamente 50 anni or sono al Salone dell'Auto di Ginevra.
Era il 1964 e quella prima granturismo, figlia del prototipo 350 GTV, avrebbe cambiato per sempre il volto del dio Motore. 12 cilindri, 3464 centimetri cubici, 280 cavalli di potenza (80 in meno del troppo irruento prototipo) e velocità massima di 260 chilometri orari. L'anti-Ferrari era bella come una diva di Hollywood, la numero uno di una dinastia regale: per quella prima principessa il signor Ferruccio accettò di produrre in perdita, vendendola a 5.940.000 lire, 60 mila in meno della Ferrari 275 GTB dell'avversario Enzo. A quanto pare non furono soldi buttati.