Fiat S76, il ruggito del 300 cv 100 anni dopo

Nel 1911 e nel 1912 la "Belva di Torino" frantumò, grazie al suo mastodontico motore da 28.3 litri, due record di velocità terrestre. A oltre un secolo di distanza il sound è a dir poco entusiasmante.
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Il W16 della Bugatti Veyron vi sembra esagerato? Pensate che l'8.4 litri della Dodge Viper sia il motore più grande del mondo? Guardate il video e strabuzzate occhi e orecchie. Sì perchè la Belva di Torino è tornata a ruggire e sputare (letteralmente) fiamme dopo un secolo di interminabile silenzio. Chi ama le auto storiche riconoscerà immediatamente l'imponente silhouette della Fiat S76, la mastodontica 4 cilindri da 28. 3 litri (non 2.8, 28.3) che all'inizio degli anni '10 del secolo scorso strappò alla concorrenza tedesca il record di velocità terrestre. 

Costruita da Fiat appositamente per battere il record di velocità era una one-off prodigiosa, in grado di erogare ben 300 cavalli, potenza per l'epoca a dir poco eclatante. Nel 1911, pilotata da Pietro Bordino sul circuito di Brooklands in Inghilterra sfiorò i 200 km/h. Dopo varie vicissitudini è stata acquistata dal collezionista britannico Duncan Pittaway, che dopo un accurato restauro ha rimesso in moto, pochi giorni fa, la possente macchina. Duncan ha anche pubblicato un trailer e l'anno prossimo uscirà un film celebrativo sulla Belva, The Beast of Turin.

Foto | taringa.net 

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