Mercedes Unimog, storia di un infaticabile milleusi

A oltre 60 anni dall'entrata in commercio, il veicolo universale Mercedes è tutt'ora uno dei mezzi più versatili del mondo, utilizzato per qualsiasi tipo di trasporto, dai deserti sahariani alle cime delle Alpi.
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Gli automobilisti in viaggio per le autostrade italiane possono facilmente imbattersi in grandi “bisonti” arancioni con la Stella sulla mascherina. Lavaggio gallerie, veicoli antincendio, sgombraneve, mezzo di pronto intervento: si tratta dei Mercedes Unimog, storici veicoli pesanti tuttofare con una lunga e interessante storia alle spalle, le cui origini risalgono a ben 70 anni fa.

Era il 1944 e la guerra stava ormai volgendo al termine: Albert Friedrich, ex responsabile della costruzione di motori per aerei della Daimler-Benz inizia a pensare a un veicolo postbellico per uso agricolo versatile, robusto e in grado di affrontare ogni tipo di terreno. Finito il conflitto il progetto prende lentamente forma e nel ’48 inizia la produzione a Goppingen: nel ’50 Daimler-Benz rileva il progetto e nel ’53 escono dalla fabbrica i primi Unimog S con la stella Mercedes.

E’ praticamente impossibile riassumere in quanti diversi modi sia stato utilizzato l’Unimog nei 60 anni successivi: mezzo militare, veicolo agricolo, spazzaneve, locomotore, fuoristrada, autocarro e molto altro ancora. Prodotto in un’infinità di varianti, con potenze che inizialmente partivano dai 25 cavalli per arrivare ai 231 cv del nuovo U423 L da 14 tonnellate, equipaggiato con cambio con riduttori per complessive 24 marce avanti e 22 retro. Infaticabile in montagna dà il meglio di sé nel deserto e per questo è stato utilizzato in numerose edizioni della Dakar e in innumerevoli raid attorno al mondo. C’è anche chi l’ha scelto come veicolo per la luna di miele: lo scorso aprile Jennifer e Peter Glas hanno acquistato un U 1300 L dell’86, una “bestiolina” da 7 tonnellate, trasformandolo in camper. Partiti dalla Germania hanno attraversato la Persia, l’Oman alla volta della Cina e del Tibet. A quanto pare, nonostante le infinite pietraie, i deserti e fiumi guadati, il vecchio bisonte non ha perso un colpo…

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