Mazda, un nuovo modo di vendere

L'ultima frontiera della comunicazione negli show room: niente più parole ma sensazioni. Abbiamo provato la Mazda sensactional experience.
Mazda, un nuovo modo di vendere
Pasquale Di Santillo
5 min

ROMA - Le strade della comunicazione sono davvero infinite. Un po’ come quelle che portano alla religione. E chi vive per vendere, di questi tempi, insegue ogni strumento o maniera, anche la più banale per centrare l’obiettivo. Se poi è anche innovativa, diversa dai canali tradizionali, ancora meglio. Diventa trend. Le macchine, ovviamente non potevano essere escluse da questa singolare gara di orginalità. E così, ad esempio, in casa Mazda, seguendo il filone parallelo di una gamma completamente rinnovata e ispirata proprio all’originalità totale - da Mazda2 a CX-3 e CX-5, aspettando il gioiello MX-5 - si sono inventati un ausilio alle vendite davvero fuori dai canoni abituali. 
   
CREATIVITA’. Roberto Pietrantonio e il suo staff di Mazda Italia hanno fatto pervenire a tutte le concessionarie italiane della Casa di Hiroshima, una elegante bustina contenente un riproduttore audio digitale, una cuffietta, un paraocchi di quelli che danno in aereo per dormire e un sacchetto di thè giapponese... Direte voi, ma a che serve tutta questa roba: semplice, a provare una macchina! Per capire come funziona, l’abbiamo provato di persona alla concessionaria Autocolosseo, a via della Magliana, operatore storico, da 60 anni, nella Capitale e neo esclusivista del marchio Mazda.
   
L’ESPERIENZA. Il venditore si presenta e invece di portarti alla macchina sommergendoti di parole, aggettivi e dati, ti mette in mano la bustina con il suo contenuto. E ti dice che stai per cominciare la “Sensactional Experience” di Mazda. Ora, a scanso di equivoci, detta così, la “Sensactional Exsperience” mette un po’ di timore. Anche perché il venditore 2.0 ti aiuta ad indossare la mascherina e lentamente ti accompagna nel Salone dove ci sono le macchine. Poi sistemi l’auricolare negli appositi...padiglioni, spingi lo start del riproduttore e qui scatta il brivido: perché una voce suadente- femminile - si insinua tra i timpani e finisce diretta al cervello. Ti fa girare intorno al modello scelto - la nostra era una Mazda CX-5 - e accarezzare con le dita le linee della macchina, le nervature delle fiancate, fino al posteriore. L’immaginazione porterebbe lontano se non si dovesse restare concentrati, perché la voce ti spinge inesorabilmente ad aprire la portiera e a proseguire l’esperienza all’interno, per toccare uno dopo l’altro i dettagli e le finiture di qualità del SUV giapponese. Le maniglie, il pomello del cambio, il display dell’infotainment e la manopola che lo regola, i bocchettoni della climitazzazione e il volante soprattutto, fino all’apertura del cassetto portaoggetti da dove si spande un aroma profumato per tutto l’abitacolo. Infine, tolta la mascherina, ti fa anche accendere il motore dal tasto start/stop, pronti, volendo, a partire per un test drive.
   
ESPORTATA. La signorina della voce saluta - gentile e sempre suadente - comunicando che l’esperienza è finita. A noi resta l’auricolare, con il riproduttore e in testa la sensazione che con qualche euro da parte sarebbe valsa la pena di prenderla, la macchina ovviamente, non foss’altro per la creatività dell’esperienza che nessun venditore, per quanto preparato, avrebbe potuto garantire. Chissà come si sono attrezzati in Mazda quando devono proporre l’esperienza ad una potenziale acquirente donna. La voce sarà al maschile?  Per la cronaca, la Sensactional Experience, idea tutta di Mazda Italia, è al vaglio anche della filiale europea che deve decidere se utilizzarla anche nelle concessionarie del Vecchio Continente.
   
EMOZIONI.   «L’idea - spiega Andrea Fiaschetti, a.d. di Mazda Italia - parte dalla considerazione che oggi i clienti non vanno più nelle concessionarie per avere informazioni sui vari modelli, perchè ci arrivano sapendo già tutto grazie a web e media. Il cliente viene in concessionaria per essere emozionato. Le persone cercano la possibilità di vedere direttamente la vettura, magari di provarla, comunque cercando di coglierne il senso più completo, per andare oltre le parole di venditori che per quanto abili, non avramnno mai la loro incondizionata fiducia. Insomma, era arrivato il momento che anche un mondo conservativo come quello dell'automobile, affrontasse con decisione il cambiamento e l'innovazione, anche sul fronte delle vendite. Per quanto ci riguarda, siamo solo a metà strada del programma di interazione con il pubblico che abbiamo avviati qualche tempo fa quando Mazda ha smesso di pubblicizzare i suoi modello comunicandone il prezzo, per puntare direttamente sui contenuti di prodotto. L’obiettivo dichiarato è quello di provare a mantenere elevato il più a lungo possibile il valore sul mercato delle sue automobili». Ecco questo sì, sarebbe davvero una sensactional experience!   
   

 


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