Lexus, per gli inglesi è il marchio più affidabile

Tre riconoscimenti: nella categoria SUV con la RX, nell berline di lusso con la IS e nelle ammiraglie con la GS. Toyota ha vinto negli MPV con la Prius+
Lexus, per gli inglesi è il marchio più affidabile
Alessandro Vai
2 min
ROMA - Ogni anno il magazine britannico Auto Express stila la classifica Driver Power, basandosi sui dati inviati da oltre 50.000 lettori che compilano delle schede di affidabilità riguardo alle auto che possiedono. I modelli sono divisi in otto categorie a seconda del tipo di carrozzeria e nel 2016 è stato il Gruppo Toyota a fare incetta di premi, con entrambi i suoi marchi. Lexus, infatti, ha ottenuto ben tre riconoscimenti: nella categoria SUV con la RX, in quella berline di lusso con la IS e in quella ammiraglie con la GS. Toyota, invece, ha primeggiato nella categoria monovolume con la Prius+, cioè la versione sette posti dell’ibrida più famosa del mondo.
 
Questo riconoscimento è importante perché indica l’affidabilità di un modello e quindi anche la sua appetibilità sul mercato dell’usato, ma può anche dare importanti indicazioni in chiave flotte aziendali, un settore dove avere un’auto che non rimane mai ferma per inconveniente o riparazioni, è molto importante. Quanto alle altre categorie, la Skoda Citigo ha primeggiato tra le piccole, mentre la Honda Civic è risultata la compatta più affidabile. La BMW Serie 4 si è distinta tra le sportive e la Dacia Logan MCV tra le station wagon.
 
Steve Fowler, Caporedattore di Auto Express, ha commentato così i risultati «Le straordinarie qualità Lexus in termini di affidabilità sono un dato di fatto e non è una sorpresa che il brand abbia dominato la classifica 2016. È molto difficile che vetture del genere presentino qualche difetto, e anche in tal caso c’è da sottolineare l’efficienza e la rapidità di gestione del problema da parte dei concessionari». Tale riconoscimento è una rassicurazione anche per i clienti italiani, aumentati nel 2015 (+65% vs 2014 con oltre 3.300 immatricolazioni) e in continua crescita anche nel 2016, con il primo quadrimestre che ha segnato un +16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA