Volkswagen, accordo da 15 mld per chiudere il dieselgate in USA

Raggiunto l'accordo con le autorità, sono pronti 10,3 mld di dollari per ricomprare 475.000 auto, più altri 5,3 mld tra multe e iniziative a favore dell'elettrico
Volkswagen, accordo da 15 mld per chiudere il dieselgate in USA
Alessandro Vai
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ROMA - A nove mesi dallo scoppio del Dieselgate, Volkswagen ha trovato un accordo con le autorità americane che riguarda tanto le auto motorizzate con il 2.0 TDI dotato del famigerato “defeat device”, quanto il pagamento di multe e sanzioni alle istituzioni stesse. I soggetti dell’accordo sono il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, la California, la Federal Trade Commission e un insieme di querelanti privati rappresentati da un comitato. I modelli interessati sono 460.000 Volkswagen e 15.000 Audi, tutti equipaggiati con il 2.0 TDI “clean diesel” con il dispositivo in grado di riconoscere il momento dell’omologazione e alterare le emissioni.

In totale, dunque, 475.000 auto che rappresentano la quasi totalità dei 499.000 2 litri TDI costruiti per gli Stati Uniti. Tutte queste vetture potranno essere ricomprate interamente da Volkswagen – con la valutazione che avevano a settembre 2015 – anche in caso siano state acquistate con leasing, oppure modificate tecnicamente (se le modifiche saranno approvate dalle istituzioni) per rientrare nei parametri. In tutti i casi, ai clienti verrà riconosciuto un ulteriore bonus in denaro.

Per questa operazione è stato creato un fondo a copertura di 10,033 miliardi dollari e questo punto manca solo l’approvazione finale del giudice della California Charles R. Breyer. L'intesa prevede anche che il Gruppo VW modifichi o riacquisti almeno l'85% dei 475.000 veicoli coinvolti entro il giugno 2019; se questo non avvenisse, dovrà versare una ulteriore penale di 100 milioni di dollari per ogni punto percentuale sotto questa soglia minima.

Volkswagen ha anche raggiunto un accordo con i procuratori generali di 44 Stati, del Distretto di Columbia e di Porto Rico, stanziando 603 milioni per la risoluzione delle controversie per le azioni a tutela dei consumatori. Inoltre, Volkswagen verserà 2,7 miliardi di dollari nei prossimi tre anni in un fondo per l’ambiente, per compensare la quantità di NOx in eccesso immessa dalle sue auto nell’aria americana.

Infine, altri due miliardi di dollari dovranno essere investiti nei prossimi 10 anni nell’elettrico, inteso come infrastrutture, punti di accesso e iniziative di promozione. Tutto questo avverrà non prima dell’autunno 2016, dopo l’approvazione finale della Corte che si riunirà per discuterne il 26 di luglio. Nel frattempo, rimane ancora da risolvere la situazione dei circa 80.000 3.0 V6 TDI montati sulle Audi, sulle Porsche e sulle Volkswagen.


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