Auto, Ue approva ulteriore taglio di Co2 dal 2030

Il regolamento approvato dal Consiglio Europeo prevede che le vetture generino, dal 2030, emissioni di biossido di carbonio, in media, inferiori del 37,5% per le auto e del 31% per i veicoli commerciali
Auto, Ue approva ulteriore taglio di Co2 dal 2030
2 min

La Commissione Europea si appresta a varare nuove norme sulle emissioni di biossido di carbonio (Co2) di auto e furgoni. La nuova proposta ha avuto un iter piuttosto lungo: la Commissione l'aveva già presentata nel novembre 2017, poi è passata per il Parlamento e per il Consiglio che ha dato l'ok definitivo il 15 aprile 2019.

Le nuove regole UE sul trasporto pulito sono ulteriormente stringenti e fissano il limite di emissioni di Co2 dal 2020 al 2030: ridotte del 37,5% per le auto e del 31% per i furgoni. Nel frattempo, si punta a un obiettivo intermedio del 15% entro il 2025.

La normativa riguarda l'intero parco veicoli dell'Ue con obiettivo 2030. Alla base del progetto, rispetto della politica climatica ed energetica e speranza che le case automobilistiche possano dare il loro contributo verso un obiettivo comune. Alla riduzione delle emissioni va aggiunto anche che il minor fabbisogno di combustibili fossili gioverebbe alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione Europea riducendo altresì la dipendenza del blocco comunitario dalle importazioni di energia da altri Paesi.

Oggi è una giornata importante nel percorso intrapreso con convinzione, dal nostro Paese e dall'Europa, di lotta ai cambiamenti climatici” ha commentato ieri il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, dopo il via libera del Consiglio dell'Unione europea al taglio delle emissioni Co2. “L'Unione ha infatti detto sì, in via definitiva, alle nuove norme sulle emissioni di biossido di carbonio per le auto e i veicoli commerciali leggeri, e siamo soddisfatti del contributo fondamentale dato dall'Italia, che si è impegnata fortemente affinché venissero messi nero su bianco obiettivi più ambiziosi. Siamo felici di esserci riusciti”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA