Liberty Pioneer di Pal-V, la prima auto volante

Al Salone Internazionale di Barcellona, in partenza l'11 maggio, la casa olandese presenterà un modello che, grazie a eliche posteriori, sarà in grado di spostarsi in volo. 90 esemplari per un costo piuttosto elevato
Liberty Pioneer di Pal-V, la prima auto volante
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Al Salone Internazionale di Barcellona, in partenza l'11 maggio, ci saranno tante novità. Tra queste spicca, senza dubbio, la prima auto volante al mondo che sarà presentata dalla casa automobilistica olandese Pal-V.

Liberty Pioneer tecnicamente si definisce un girocottero, vale a dire un veicolo simile a un elicottero che, a differenza di quest’ultimo, si muove grazie a un’elica posta sulla parte posteriore del mezzo. L’elica principale è collegata direttamente ad un motore che, naturalmente, è più performante rispetto a quelli delle normali automobili.

Si tratta di un mezzo “sicuro e rispettoso delle normative della maggioranza dei paesi nel mondo”, come assicura la casa produttrice, che sarà possibile pilotare per chi è in possesso del brevetto di volo. L’auto ovviamente può camminare su strada ed è in grado di decollare dopo 300 metri di rincorsa; il serbatoio garantisce un’autonomia di 1300km su strada e 500km in volo, e per quanto siamo davanti ad un prototipo le prestazioni sono paragonabili a quelle di un'auto comune: 0-100 km/h in 9 secondi e una velocità massima di 180km/h su strada.

Per quanto riguarda estetica e dimensioni, l’auto è lunga quattro metri e larga due, per un peso di appena 600 chili. Interni in pelle e un infotainment a metà tra un elicottero e un’auto di lusso. Parliamo di una due posti, su cui potranno salire soltanto passeggeri con una certa silhouette: il peso massimo sopportato dalla vettura per il decollo è di 200kg.
La questione delle eliche, potenzialmente difficili da gestire soprattutto per parcheggiare il veicolo, è stata risolta dai produttori con un pulsante di cambio modalità: basta premere un tasto e le eliche potranno apparire e sparire dal tetto e dal posteriore. Tutto questo a una cifra – diciamo – poco accessibile per il momento: 499.000 euro, con una produzione di 90 esemplari. La strada per il futuro, in ogni caso, sembra tracciata.


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