Industria Auto, in Italia carenza di meccanici

Il settore automobilistico fatica a reperire personale specializzato nonostante la crescita del settore dell'autoriparazione. Lo ha spiegato Franco Fenoglio, presidente ItalScania e UNRAE
Industria Auto, in Italia carenza di meccanici
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Crisi occupazionale e concomitante carenza di personale qualificato in specifici ambiti produttivi o nel settore dei servizi. E' questa la tendenza attuale del mercato del lavoro evidenziata da indagini e rilevazioni condotte dalle associazioni di settore e dagli enti istituzioni. In Italia mancano medici, periti tecnico-informatici, artigiani, operai qualificati e non solo. 

Le carenze occupazionali riguardano, infatti, anche l'industria automobilistica, in particolare la categoria professionale dei meccanici che potrebbe essere sempre più richiesta negli anni avvenire. Lo ha spiegato Franco Fenoglio, presidente ItalScania e UNRAE, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri.

Nei prossimi cinque anni serviranno cinquemila meccanici automobilistici in Italia, ma le aziende non riescono a trovarli", questo l’allarme lanciato da Fenoglio, a pochi giorni dall’apertura di Autopromotec, la fiera delle attrezzature automobilistiche, in programma dal  22 al 26 maggio a Bologna.

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Carenza di meccanici, un problema culturale

Fenoglio, nel suo intervento, parla apertamente di una "questione “culturale” tipica della nostra società  che inquadra la professione del meccanico come un lavoro “sporco o poco nobile” rispetto ad altri mestieri ritenuti più dignitosi". Una visione che – sottolinea ancora Fenoglio – "va superata, considerando l’attuale crisi occupazionale in Italia e il concomitante trend di crescita delle imprese attive nel settore dell’autoriparazione e dell’assistenza automobilistica".

Numeri che confermano le parole di Fenoglio visto che ci sono 83.231 imprese attive nella Penisola impegnate nell’autoriparazione, che toccano le 117.575 se si considera l’intero comparto della rete di assistenza. Tutti dati in aumento dello 0,3% rispetto al 2018. 

Nonostante il settore sia in crescita, le aziende non riescono a reperire meccanici e altro personale specializzato da assumere, in un settore che si sta anche evolvendo con l’utilizzo di sistemi  e strumenti tecnologicamente avanzati.
Per questo, conclude Fenoglio, non si ricerca solo “semplice manovalanza” ma “giovani operai scolarizzati e specializzati, che sappiano in futuro interagire con i più sofisticati sistemi dei veicoli, visto che ora si pensa anche alla guida autonoma.”  


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