Mille Miglia, storia di emozioni

Un breve accenno al racconto dettagliato sulla "Corsa più bella del Mondo" che potrete leggere sfogliando il prossimo numero di Auto
Mille Miglia, storia di emozioni
Stefano Beloni
2 min

Si è conclusa l’edizione 2019 della Mille Miglia, la corsa più bella del mondo (come veniva definita da Enzo Ferrari) disputata dal 1927 al 1957 in 24 edizioni e che dal 1977 rivive come gara di regolarità per auto storiche. Fra la fatica fisica degli equipaggi e quella meccanica di automobili si leggendarie, ma decisamente figlie di un’epoca ormai poco compatibile con i ritmi odierni, sono stati percorsi circa 1600 km equivalenti appunto a 1000 miglia.

Poco conta se dopo quel maledetto 1957, anno in cui persero la vita il pilota spagnolo Alfonso de Portago, il navigatore Edmund Gurner Nelson e nove spettatori in un incidente causato dallo scoppio di un pneumatico, la gara non è più stata di velocità (un percorso senza tappe con partenza e arrivo a Brescia e giro di boa a Roma che vide nel 1955 il record assoluto di Stirling Moss al volante della Mercedes 300 SLR numero 722 in 10 ore e 8 minuti) poiché la leggenda della “Freccia Rossa” è rimasta intatta nel tempo e ancora oggi unisce persone di tutte le età, pronte a festeggiare il passaggio dei concorrenti creando un’atmosfera unica sulle più belle strade e borghi dello Stivale.

Poco sonno e tante emozioni sono stati gli ingredienti della mia prima partecipazione alla guida di una Mercedes AMG GT 4 Coupé, ma questa è un’altra storia, che leggerete sul prossimo numero di Auto, in edicola il 15 giugno.

Mille Miglia, il viaggio di Auto: VIDEO


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