Hypercar da sballo: cinque vetture uniche

La tradizione si unisce all'elettrificazione per dare vita a dei modelli di ultimissima generazione regalando alle auto potenza e cavalli
Hypercar da sballo: cinque vetture uniche

La tradizione, soprattutto in Gran Bretagna, è qualcosa insito nell'animo di ogni suddito di Sua Maestà. Anche nei motori, soprattutto tra i piccoli costruttori, vige questa regola: la volontà di dar vita a delle auto in cui la meccanica, anche nel nuovo millennio, possa ancora esaltarsi rispetto alla tecnologia. Nascono così hypecar e supercar da sogno: l'azienda inglese Ultima Sport ha così realizzato la Ultima RS Coupé, un’auto da corsa omologata per la strada.

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ULTIMA RS COUPÉ

La vettura, dal telaio in alluminio e carrozzeria in carbonio, si ispira alle Sport Prototipo del Gruppo C ed è spinta dal V8 6.2 LT di Chevrolet, disponibile in 4 livelli di potenza. Nella sua versione aspirata, l’unità varia da 486 a 659 CV, mentre quella sovralimentata con volumetrico arriva a 811 CV. Quest’ultima configurazione ha un’elaborazione ancora più estrema, spinta fino a 1216 CV. Tanta potenza gestita da un cambio manuale, a 6 rapporti, di origine Porsche.

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Cavalleria esagerata, peso contenuto (la Casa dichiara 930 kg, ma la massa varia a seconda delle configurazioni) uguale prestazioni da urlo: la “più lenta” copre lo 0-96 km/h in 3’’ (ovvero lo 0-60 mph), la più veloce in 2,3’’! Belva che non ha bisogno dei carboceramici per fermarsi, ma le basta un impianto frenante classico, in ghisa, forte il giusto per portarla da 160 km/h all’arresto completo in poco più di 3’’. Meccanica essenziale, abbinata a un’aerodinamica curata. Il maxi alettone da 178 cm ruba l’occhio, ma è il fondo, studiato per convogliare i flussi verso il diffusore, la parte più raffinata. Fronzoli pochi. Giusto l’infotainment Alpine, ma con un V8 che ti urla alle spalle, chi vuole sentirla la radio!

 


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DE TOMASO P72

Una storia fatta di morte e di rinascita, di tentativi di resurrezione dopo battaglie legali e fallimenti. Ecco la nuova De Tomaso P72, una vettura che rappresenta la voglia di riportare in vita la storica Casa di Alejandro De Tomaso. Pochi i dettagli noti per ora: il motore, ovvero un V12 aspirato da 6,3 litri e il fatto che il prototipo ha come base di partenza l’Apollo IE. Non a caso, i due brand sono di proprietà del fondo Ideal Team Ventures.

 


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KOENIGSEGG JESKO

La Casa svedese si diverte, ogni volta, a ridefinire i canoni della categoria. La Koenigsegg Jesko è un hypercar senza compromessi, destinata ad entrare nella storia dell’automobilismo per caratteristiche tecniche e numeri da capogiro. 1600 CV, velocità massima stimata, secondo le simulazioni della Casa, che sfiora i 500 km/h e un’aerodinamica raffinata da F1.

 


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ASTON MARTIN VALKYRIE

L’Aston Martin Valkyrie è nata dalla collaborazione con Adrian Newey, il papà delle Red Bull di F1. La potenza della vettura raggiunge i 1176 CV, ottenuta grazie a un V12 accoppiato a un motore elettrico. Il suo futuro è anche nelle competizioni, nella nuova classe riservata alle hypercar del WEC.

 


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GLICKENHAUS SCG 007

La Scuderia Cameron Glickenhaus, Casa specializzata nella realizzazione di GT estremi come sport-prototipi, ha sfondato le porte dell’Olimpo delle hypercar sfidando apertamente le divinità del segmento. Ci saranno solo 25 esemplari della SCG 007, di cui 2 da corsa destinati al WEC 2021.


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La tradizione, soprattutto in Gran Bretagna, è qualcosa insito nell'animo di ogni suddito di Sua Maestà. Anche nei motori, soprattutto tra i piccoli costruttori, vige questa regola: la volontà di dar vita a delle auto in cui la meccanica, anche nel nuovo millennio, possa ancora esaltarsi rispetto alla tecnologia. Nascono così hypecar e supercar da sogno: l'azienda inglese Ultima Sport ha così realizzato la Ultima RS Coupé, un’auto da corsa omologata per la strada.

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