“Fast & Furious”, 18 anni fa il primo film

L'inizio della saga automobilistica più famosa di sempre prendeva il via nelle sale italiane il 21 settembre 2001: quel giorno il pubblico si innamorò di Dom Toretto, Brian O’Conner e le loro vetture
“Fast & Furious”, 18 anni fa il primo film
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La saga automobilistica per eccellenza nel mondo del cinema? Non ci possono essere dubbi: Fast & Furious. Un po’ come quello che Star Wars rappresenta per la fantascienza, o il Signore degli Anelli nel fantasy.

UN PUBBLICO FEDELE DI APPASSIONATI

Come per ogni serie di film, c’è chi lo adora e chi lo detesta. O meglio, chi sa apprezzarne i toni fantasiosi e si concentra esclusivamente sulle scene d’azione, chi proprio non ce la fa a tollerare spezzoni inverosimili e lontani dalla realtà, come quando con una Lykan Hypersport a tutta velocità riesci a sfondare consecutivamente le vetrate di tre grattacieli.

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Gli appassionati lo hanno comunque sempre guardato con interesse, e lo hanno dimostrato più volte al botteghino, rendendo la saga una sorta di cult. E si sono sempre più affezionati ai due protagonisti principali, Dominic Toretto (Vin Diesel) e soprattutto Brian O’Conner (il compianto Paul Walker, scomparso nel 2013), così come a tutti i componenti della cosiddetta “Famiglia”: Hobbs, Letty, Tej, Roman, Mia, Han, Gisele, Shaw. E pensare che cominciava tutto esattamente 18 anni fa.

DOM, BRIAN E LE MACCHINE

Il primo film infatti era uscito nelle sale italiane il 21 settembre 2001 (negli Stati Uniti già a giugno). La regia è affidata a Rob Cohen, veterano di pellicole action a confine tra la Serie A e la B, e i ruoli principali affidati agli ancora sconosciuti Diesel, Walker e Michelle Rodriguez. La trama, sembra quasi inutile ricordarlo, vede il poliziotto O’Conner prima inseguire, poi allearsi con il meccanico/ladro d’auto/pilota di corse clandestine Toretto, in un film contraddistinto da macchine sportive che sfrecciano a tutta velocità.

Proprio loro, le macchine, sono le vere protagoniste. C’è O’Conner che preferisce le prestazioni delle giapponesi, mentre Toretto rimane fedele ai rombi dei motori statunitensi. Infatti, mentre Walker si destreggia con la Mitsubishi Eclipse verde e una Toyota Supra vistosissima in arancione, Vin Diesel non abbandona mai la sua Dodge Charger nera del ’70, iconica muscle car americana per eccellenza, che abbandona solo per mettersi al volante di una potente Mazda RX-7.

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Ne compaiono tante altre, dalla Nissan 200SX alla Chevelle rossonera, tutte protagoniste di una saga che ancora oggi, che è ormai prossima al suo nono capitolo, continua a sbancare il botteghino. Un successo che ha appena compiuto 18 anni.


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