Ferrari Roma, GT da tributo alla Dolce Vita

La nuova Gran Turismo di Maranello è una 2+2 a motore anteriore centrale che si ispira alle Rosse degli anni '50 e '60 e omaggia gli anni ruggenti della Capitale
Ferrari Roma, GT da tributo alla Dolce Vita
Michele Salvatore
2 min

Il quinto modello del 2019 è arrivato. Dopo l’eterno V12, l’esaltazione del V8 bi-turbo portato allo stato dell’arte dell’evoluzione e il manifesto delle capacità tecnologiche di Maranello, ecco arrivare la vettura che mancava.

La Ferrari Roma è una GT 2+2 a motore anteriore centrale, che vuole rappresentare, su ruote, i concetti di eleganza e raffinatezza.

Come Fellini

Luogo e nome di battesimo coincidono e non sono stati scelti a caso, perché la nuova Rossa porta quello spirito di sfarzo e di stile proprio della Roma degli anni ’50 e ’60, quella della Dolce Vita, fatta sì di eccessi, ma anche carica di fascino per come ha saputo rappresentare il centro di un modo di vivere dedicato alla ricerca del bello e dell’appagamento delle passioni più sfrenate.

250 GT in chiave moderna

La Ferrari Roma ha nel suo DNA lo stile delle ultime del Cavallino. Nei fari, nel frontale, si vedono i tratti della matita che ha disegnato le SP1 e SP2, ma poi le linee si ammorbidiscono, si fanno più tonde, per scendere verso la coda come, appunto, le GT degli anni ’60… Come la Ferrari 250 Berlinetta, la fonte ispiratrice di questa vettura.

Il V8 bi-turbo protagonista

La carrozzeria esalta gli occhi, ma il cuore ha bisogno di qualcosa di più per rincorrere la passione. A questo ci pensa il motore, il celebre V8 bi-turbo da 620 cavalli a 7.500 giri, che già spinge la F8 Tributo.

Il propulsore è stato abbinato al nuovo cambio a doppia frizione e 8 rapporti, portato all’esordio dalla SF90 Stradale, ma dall’impostazione meno feroce e più dolce, per godere di ogni cambiata come si godevano la vita le star raccontate da Fellini.

Un periodo straordinario che la Roma riporta in vita: la Nuova Dolce Vita.


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