Cortometraggio su Le Mans 1955, il racconto della tragedia: VIDEO

Quindici minuti per raccontare il dramma più clamoroso di tutta la storia dell’automobilismo sportivo. L'illustratore francese Quentin Baillieux mostra al grande pubblico ciò che accadde sul Circuit de la Sarthe
Cortometraggio su Le Mans 1955, il racconto della tragedia: VIDEO
3 min

Se da una parte la sfida Ford contro Ferrari sta animando i cinema e gli appassionati di auto e corse grazie a “Le Mans ’66”, dall'altra ci sono ancora molte storie che il Circuit de la Sarthe ha da raccontare. L'illustratore francese Quentin Baillieux ha deciso di farlo attraverso un documentario di 15 minuti che si concentra sull'edizione del 1955, quando il più grande dramma delle corse ha sconvolto tutto il mondo automobilistico e non solo. 

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Un dramma

Mike Hawthorn (che tre anni dopo vincerà il mondiale piloti in Formula 1 con la Ferrari, suo primo e unico alloro iridato), con la sua Jaguar D-Type, era in testa alla corsa. Sul rettilineo principale della pista, l’inglese doppiò la Austin-Healey guidata da Lance Macklin, salvo poi subito dopo compiere una manovra azzardata per rientrare ai box. La mossa colse di sorpresa Macklin, che perse il controllo della sua vettura. Purtroppo, una volta ripresa stabilità, la Austin-Healey era già sulla traiettoria della Mercedes 300 SLR di Pierre Levegh, che arrivò sparata, tamponò l’auto di Macklin e prese il volo, andandosi a schiantare contro le barriere, mentre alcuni detriti della “Benz” finirono sulle tribune, colpendo il pubblico. Risultato: macchina a fuoco, 83 spettatori morti, oltre allo stesso Levegh, e 120 feriti. Nella storia delle corse, di qualsiasi livello, mai nessun altro incidente si è avvicinato a questi numeri.

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Le prospettive di Baillieux

Il cortometraggio francese “Le Mans 1955”, diretto dall’illustratore Quentin Baillieux e in vena di candidatura all’Oscar, non mostra gli attimi dell’incidente, ma si focalizza su un aspetto altrettanto tragico: il fatto che la gara proseguì.

Per questo, Baillieux affida il ruolo di protagonisti a John Fitch e Alfred Neubauer, secondo pilota e team manager Mercedes. Il primo capisce subito la portata del dramma umano che si era appena consumato sotto i suoi occhi, mentre il secondo prima si lascia ammaliare dall’opportunità di vincere la gara, poi raccoglie un briciolo di umanità e decide di far ritirare la squadra tedesca.

Ed è appunto l’empatia umana il tema sul quale “Le Mans 1955” si concentra: una sensazione malinconica, ma positiva, che induca lo spettatore a cambiare il proprio sguardo verso tutto ciò che avviene quotidianamente.

Vi consigliamo di non lasciarvi scappare questa perla. Buona visione.


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