Sharengo, stop a Milano per vandalismo e conti in rosso

Il car sharing 100% elettrico sospende il servizio nel capoluogo lombardo, motivando la decisione con la crescita degli atti vandalici. In realtà ci sono anche altri problemi economici che riguardano le colonnine di ricarica
Sharengo, stop a Milano per vandalismo e conti in rosso
3 min

Il famoso servizio di car sharing elettrico Sharengo, attivo dal 2013 con le sue macchinine gialle, si ritrova nei guai a Milano. La società infatti, come da annuncio, “sospende temporaneamente l’attività di car sharing per migliorare il servizio e rinnovare la flotta”. Il motivo è da attribuirsi a un numero sempre più elevato di atti vandalici.

Furti auto, quali sono i modelli più rubati? La Top 10

I motivi della sospensione

L’alto numero di sinistri e di atti vandalici ci vede costretti ad installare delle black box, dispositivi in grado di tutelare i clienti e la società. Inoltre a breve partiranno i lavori di rifacimento delle colonnine nelle Isole digitali. Anche in funzione di ciò preferiamo aspettare che una parte consistente di questi punti torni ad essere efficiente prima di ricominciare a erogare il servizio”, continua l’azienda.

È un dato di fatto che gli atti vandalici sulle macchinine elettriche gialle siano aumentati: a dicembre 2019, in zona Bocconi, un gruppo di sette ragazzini ha completamente distrutto una Sharengo. Qualche giorno fa, con un post sui social, l’azienda ha protestato e chiesto rispetto per i veicoli della propria flotta, sempre più spesso presi di mira.

Vandalismo ma non solo

Oltre agli atti vandalici, la società di servizio sharing sta affrontando anche altri problemi a Milano. Prima di tutto c’è il nuovo bando comunale: è richiesto che le auto della flotta non abbiano più di quattro anni, le aziende dunque devono attrezzarsi per provvedere a un ricambio delle vetture.

Si aggiungono i problemi con le colonnine di ricarica (difficoltà generale per il settore green) e, soprattutto, qualche difficoltà economica (si parla di bilanci in rosso da troppo tempo). I segnali che raccontano di un momento delicato non sono mancati: l’abbandono di Modena, costi di produzione lievitati e la cessione, nel dicembre scorso, alla società italiana di proprietà olandese Force of nature.

Roma e il servizio sharing: novità dal 1° maggio


© RIPRODUZIONE RISERVATA