Ferrari conclude il primo trimestre 2020 con +4,9%

In crescita rispetto al 2019 con 2.738 vetture consegnate tra gennaio e marzo, ma l'utile è in calo dell’8%. Intanto, l’a.d. Camilleri annuncia due nuovi modelli entro l'anno
Ferrari conclude il primo trimestre 2020 con +4,9%
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L'emergenza sanitaria causata dal coronavirus sta dando molti problemi. Il settore automobilistico ne ha risentito, ma Ferrari tiene botta e conclude il primo trimestre del 2020 con 2.738 consegne. La cosa che colpisce è la crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: +4,9%. Per quanto riguarda i ricavi netti, si parla di 932 milioni, altro dato in linea con il 2019. 

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Bene modelli V8 e V12

Perché quando tutti sono in calo, Ferrari continua ad avere il segno +? L'andamento delle consegne è trainato dall'aumento del 5,7% delle vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) e anche da un aumento del 2,4% dei modelli a 12 cilindri (V12). Nonostante le consegne siano state sospese a causa del coronavirus, sono andate molto bene quelle relative alla 488 Pista, alla 488 Pista Spider e alla F8 Tributo. Da segnalare anche la crescita nella regione Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) del 25,4%, nel resto dell’Apac del 23,2% e nelle Americhe del 4,2%. Il calo, invece, c’è stato in Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan, ma il motivo è dovuto alla decisione di anticipare le consegne al 2019.

Non siamo immuni agli shock dell’economia ma siamo più resilienti di altri. Siamo in relativa buona forma, possiamo reggere un lungo downturn” ha detto Louis Camilleri, amministratore delegato di Ferrari. Tra i punti forza del Marchio, ha ribadito l’a.d., c’è la “fedeltà dei nostri clienti, che si traduce in un forte portafoglio ordini. Finora non abbiamo registrato cancellazioni anormali di ordini. Molte sono state fatte in Australia e negli Stati Uniti, ma niente di allarmante”. Da sottolineare, poi, che “nessun dipendente è stato licenziato e tutti hanno ricevuto la piena retribuzione”.

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Flessione F1

Per quando riguarda l’utile netto del primo trimestre si parla di 166 milioni di euro. L’8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. La flessione dell’F1 ha sicuramente influito negativamente e continuerà a farlo per il resto dell’anno ma, assicura Camilleri, “le perdite saranno di breve vita”. Infine, novità per il 2020. Entro l'anno sono previsti due nuovi modelli, è l'a.d. a confermarlo: "A causa del Covid ci sarà un ritardo della presentazione, ma comunque sarà entro l'anno".

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