Crisi Jaguar Land Rover: saltano 1.100 lavoratori

Anche la casa automobilistica britannica risente dell’effetto Covid-19 e per far fronte alla crisi ha deciso di aumentare la riduzione dei costi da 1 miliardo a 5 miliardi di sterline
Crisi Jaguar Land Rover: saltano 1.100 lavoratori
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Continuano le brutte notizie per i dipendenti per il settore automotive. Tra i tanti brand che hanno annunciato licenziamenti, c’è anche Jaguar Land Rover: la casa automobilistica britannica ha fatto sapere che nei prossimi mesi saranno tagliati 1.100 posti di lavoro temporanei in modo da aumentare la riduzione dei costi da 1 miliardo a 5 miliardi di sterline (ovvero da 1,1 miliardi a 5,5 miliardi di euro).

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Un duro colpo

I tagli sono “un altro colpo devastante per il nostro settore automobilistico e le comunità che vi si affidano per i posti di lavoro” ha dichiarato Unite Union. Ben 400 posti saranno tagliati nella più grande fabbrica di JLR, a Solihul, mentre il resto verrà diviso tra i vari stabilimenti.

Un momento difficile

I conti di Jaguar Land Rover non se la passano bene. A marzo, l’azienda ha registrato una perdita al lordo delle imposte di 422 milioni di sterline (470 milioni di euro). E non è un buon momento nemmeno per gli ordini: dai vertici dell’azienda fanno sapere che per il nuovo Land Rover Defender ha ricevuto solo 22mila ordini. Numeri molti distanti dalle aspettative del marchio. Per quanto riguarda la situazione stabilimenti, JLR ha riaperto le fabbriche nel Regno Unito (non quella di Castle Bromwich) e in Europa, ma molte hanno ritmi ancora bassi.

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