Lazio, confermata la zona gialla. Campania in zona rossa

Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata le nuove ordinanze che entreranno in vigore lunedì 8 marzo
Lazio, confermata la zona gialla. Campania in zona rossa
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Nel giorno in cui il Lazio annuncia di aver raggiunto la soglia dei 500mila vaccini somministrati, con una media di 18mila vaccinazioni al giorno, arriva la tanto attesa notizia: da lunedì 8 marzo la Regione resterà in zona gialla. Almeno per un’altra settima ancora, merito dell’indice Rt stabile sullo 0,98.

Resteranno quindi aperti bar, ristoranti e negozi, con le classiche chiusure dei centri commerciali nel fine settimana, così come non ci saranno ulteriori limitazioni agli spostamenti all'interno del territorio laziale. Decisamente una bella notizia per tutti i commercianti in balìa dell'altalena del cambio dei colori in tutta Italia. 

Chiusure in Campania

Peggiora invece la situazione in Campania che passa dall'arancione al rosso per volontà della stessa Regione e del presidente De Luca. L'indice Rt è allo 0,96% e per la prima volta la cabina di regia vuole che vengano messe in rosso le zone che hanno più di 250 casi per 100mila abitanti nell'ultima settimana. E il territorio purtroppo rintra nel caso specifico a causa dell'aumento dei casi covid afetti da variante inglese e brasiliana. Oltre la Campania, in rosso ci sono anche Toscana, Basilicata e Molise e le province di Ancona e Macerata.

A chiudere nelle regioni in lockdown sono le scuole, operative in didattica a distanza. Così come non apriranno bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie ai quali però è sempre consentito il servizio di asporto delle bevende e dei cibo. Inoltre in base al nuovo Dpcm del Governo Draghi stavolta resteranno chiusi barbieri e parrucchieri.

Mentre per quanto rigurada gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma) e per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. E dal 24 febbraio al 27 marzo 2021 non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.

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L'indice Rt nel Lazio

Infatti, nonostante l’ISS abbia appena fatto sapere che nella settimana che va dal 22 al 28 febbraio si sia osservata una netta accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente – con un Rt medio nazionale calcolato pari a 1,06 -, il Lazio riuscirà a rimanere in tinte gialle.

Le voci di corridoio, dunque, trovano ora la conferma, anche se la situazione nel Lazio resta lo stesso molto più complessa di quanto sembri. Solo ieri, infatti, la Task force COVID-19 del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aveva aggiornato i dati infografici relativi agli ultimi 30 giorni, segnalando ben 28.234 casi nella sola zona della Capitale (livello critico) e ben 34.258 casi tra le province di Viterbo e Latina (livello severo).Una situazione molto meno rosea di quanto si pensi.

Nonostante questo, però, l’indice Rt complessivo della Regione non ha superato la soglia dell’1, quella che definisce la soglia di basso rischio contagi covid.

Le regioni gialle e arancioni

Le altre regioni a rimanere fedeli al colore giallo saranno Liguria, Valle d’Aosta e Sicilia, con la Sardegna che si conferma invece unica regione d’Italia ad essere di colore bianco. Mentre in zona arancione ci sono Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Trento e Bolzano, Puglia e Calabria con Lombardia e Piemonte in zona arancione rafforzato. 

Molto poche, quindi, le regioni che avranno a che fare con restrizioni ridotte. Colpa di un tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale complessivamente in aumento (26% vs 24% della scorsa settimana), come anche il numero di persone ricoverate in terapia intensiva che passa da 2.146 a 2.327.

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