Mossa del governo Draghi a tema automobilistico. Il Consiglio dei Ministri ha infatti varato da poche ore un nuovo e atteso provvedimento: il Documento Unico di Circolazione (DUC) entrerà in vigore a partire dal prossimo 30 giugno. Si tratta di una vera rivoluzione burocratica, per gli automobilisti italiani. Ecco perché.
DUC: cos'è e cosa contiene?
Il DUC è un documento unico, appunto, che riporta in un singolo foglio tutti i dati dell'auto e del suo proprietario. Finora siamo stati abituati a possedere sia il certificato di proprietà della vettura, rilasciato dall'ACI, e il classico libretto di circolazione, rilasciato dalla Motorizzazione Civile. Dal 30 giugno, questi due saranno contenuti in unico foglio, assieme ai dati tecnici dell'automobile, all'intestazione e la situazione giuridica, ovvero eventuali fermi amministrativi, ipoteche ecc. Questo foglio unico è appunto il Documento Unico di Circolazione.
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Le vetture coinvolte dal provvedimento
Il DUC è emanato dall'Agenzia per il Trasporto Stradale, una diramazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (l'ex Ministero dei Trasporti, insomma), ed è previsto per tutti gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi. Ne sono invece esclusi ciclomotori e minicar: questi ultimi continueranno ad avere libretto e certificato di proprietà separati.
Il costo del DUC
Il DUC - che sarebbe dovuto entrare in vigore nel corso della primavera 2020, ma ha registrato il notevole ritardo a causa della pandemia - costa 29 euro. Da sottolineare tuttavia come non sia chiaro se saranno eliminate anche le marche da bollo che in genere accompagnano le pratiche di immatricolazione.
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