Lamborghini Aventador Ultimae: capitolo finale per il V12

La Casa di Sant’Agata Bolognese presenta la versione finale di una delle sue vetture più rappresentative. Il glorioso V12 aspirato andrà probabilmente in pensione. Dopo Ultimae sarà rivoluzione
Lamborghini Aventador Ultimae: capitolo finale per il V12
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L’ultima versione della mitica supercar emiliana è stata svelata poco prima del Festival of Speed di Goodwood. Con Lamborghini Aventador Ultimae, dunque, non solo andrà in pensione una delle vetture più rappresentative per il Toro, ma anche il suo leggendario cuore pulsante: il mastodontico motore V12, simbolo stesso di Lamborghini da quando fece il suo debutto sotto al cofano della 350 GT del ’63.

In produzione limitata

Ne verranno prodotti solo 600 esemplari (350 in versione coupé, 250 roadster, tutte numerate), 600 auto che rappresentano l’apice di tutto il percorso - stilistico e tecnico - che ha segnato l’evoluzione della Aventador: meccanica, telaio e tutto quello che sta sotto la pelle appartiene alla Aventador SVJ, la più cattiva fra le Aventador, mentre la carrozzeria e il design degli esterni ricalca la Aventador originaria del 2011, rinunciando così a tutte le appendici aerodinamiche e dando vita ad ‘auto che è un tributo - scolpito nel metallo e nella fibra di carbonio - all’ultima reincarnazione della supercar Lamborghini per eccellenza.

Grazie infine alla rinuncia agli alettoni che tanto caratterizzano la SVJ e ad un boost di potenza di ulteriori 10 cv - per un totale di 780 cv a 8.500 strepitosi giri al minuto - la Aventador Ultimae si guadagna la targhetta LP 780-4 e il vanto di essere la più potente V12 aspirata (e non elettrificata) di serie mai uscita da Sant’Agata nonché la più veloce fra le Aventador, con una velocità massima superiore ai 350 km/h. 

Qualche dettaglio

Le chicche che Lamborghini ha infine voluto riservare per rendere la Aventador Ultimae speciale sono numerose anche andando a guardare i dettagli della vettura: prendendo a piene mani dal programma di personalizzazione Ad Personam, Lamborghini ha deciso di proporre per la Ultimae una lunga serie di tinte e materiali per rendere - se fosse possibile - ancor più speciale una vettura che non ha bisogno di presentazioni.

Fra le varie tinte disponibili, c’è da segnalare la possibilità di aver l’auto in due colori tono su tono chiaro/scuro, una scelta utile per enfatizzare la dinamica della Aventador anche da ferma, facendola sembrare una freccia pronta a scoccare dall’arco dei suoi 780 scalpitanti cavalli.

Dopo Ultimae le cose cambieranno

A questo punto non resta che godersi, per un’ultima volta ancora, la classica supercar made in Sant’Agata Bolognese perché, dopo di lei, a quanto pare le cose cambieranno. Non sappiamo come, in Lamborghini tengono le bocche cucite, sappiamo solo che la Aventador avrà una erede ma che non è ancora noto quale sarà il suo propulsore.

Winkelmann ha detto “lunga vita al V12”, c’è solo da capire in che salsa saranno conditi - o elettrificati - questi dodici cilindri i quali, molto probabilmente, diranno addio all’approccio “vecchia scuola” e alle grosse cubature viste finora.

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