Le elezioni comunali sono finite e il popolo ha deciso: con il 60,15% dei voti, Roberto Gualtieri - coalizione di centrosinistra - ha vinto il ballottaggio contro il suo rivale di centrodestra Enrico Michetti ed è stato eletto nuovo sindaco di Roma. Adesso è ora di capire come cambierà la mobilità nella Capitale, o almeno come il primo cittadino ha in mente di cambiarla.
Sostenibilità ed efficienza
Nelle ambizioni di Gualtieri c’è quella di rendere Roma una città più efficiente e sostenibile: sono queste le parole-chiave nel programma annunciato al momento della candidatura. La prima promessa è chiara e numerata: "Nei primi 100 giorni presenteremo almeno 20 atti per attuare il piano che avrà scadenze annuali e verificabili", assicura il neo-eletto nel suo programma: il primo tassello dovrebbe essere una governance integrata del sistema della mobilità, tramite delle partnership con Astral e Cotral. L’intenzione è di riorganizzare il traffico in maniera sostenibile e integrata con tutte le modalità di spostamento.
Il modello SaaS
Il modello SaaS (Mobility as a Service) punta sull’innovazione tecnologica al servizio del cittadino: il trasporto pubblico di superficie diventerà innovativo, tramite un sistema integrato di ferrovie, metropolitane e tram. Ma soprattutto, riguardo la delicata gestione di Atac, il programma annuncia: "Rivitalizzeremo ATAC per farne un volano di sviluppo della città e daremo un nuovo ruolo a taxi e Ncc come componente fondamentale del sistema di mobilità cittadina". Le stazioni saranno trasformate in hub dell’intermodalità, mentre taxi e Ncc avranno un nuovo ruolo come componenti fondamentali del sistema cittadino. Bisognerà ora valutare la praticabilità di questi obiettivi e quanto tempo ci vorrà per trasformare la viabilità romana, una delle più celebri d’Italia per la sua complessità.
Gualtieri nuovo sindaco di Roma: "Sono onorato, mi impegnerò"