Ferrero, le accuse: "Furto 'falso' di Audi, Ferrari e yacht di lusso sospetti"

Tra i capi d'imputazione presenti nell'ordinanza di arresto dell'ormai ex presidente della Sampdoria la messa in scena della rapina di un'auto e dei contratti in leasing di un bolide di Maranello da oltre 240mila euro
Ferrero, le accuse: "Furto 'falso' di Audi, Ferrari e yacht di lusso sospetti"© ANSA
3 min

Spunta una Ferrari tra le accuse che i giudici muovono nei confronti di Massimo Ferrero. L'ex presidente della Sampdoria da ieri è sottoposto a misura cautelare di custodia nel carcere di San Vittore a Milano, richiesta da parte della Procura della Repubblica di Paola per bancarotta e reati relativi a tre delle sue quattro società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico con sede in provincia di Cosenza, risalenti a qualche anno fa. 

Tra i capi d'imputazione presenti nell'ordinanza di arresto sono soprattutto due gli episodi che attirano l'attenzione: un sospetto falso furto di un'Audi e un contratto di leasing per una Ferrari F430 Spider da oltre 240mila euro. 

Il furto dell'Audi e quella Ferrari in leasing

Ferrero e un altro indagato sono accusati aver messo in scena il furto dell'Audi nel febbraio del 2014. A insospettire i giudici è stato il contenuto del gioiellino di Ingolstadt. L'ex patron della Samp e un altro indagato hanno dichiarato che all'interno della vettura infatti vi era una borsa in pelle contenente tutta la documentazione contabile di una delle società coinvolte nella bancarotta. E andata quindi perduta.

Oltre all'Audi a destare perplessità è anche una Rossa di Maranello, come si legge nel verbale che riguarda i due imputati: "Cagionavano il fallimento della “Società Maestrale Srl perché dal 12.03.2009 al 14.03.2013, distraevano dal patrimonio sociale la somma complessiva di 201.434 euro. La società ha stipulato contratto di leasing riferito all’autovettura marca Ferrari modello F430 Spider, pagando l’intero piano d’ammortamento di 246.434 euro ed alienandola successivamente alla società “V Production Srl” introitando soltanto 45mila euro. Pertanto, veniva distratta la somma complessiva di 201.434 euro".

Tra supercar e yacht di lusso

Alle quattro ruote infine si aggiungono anche dei dubbi riguardanti il contratto di utilizzo di uno yacht di lusso, l'Azimut da oltre 300mila euro, ricoleggabile a una serie di operazioni finanziarie presumibilmente dolose."In presenza di un debito tributario, al 31.12 2017, pari ad euro 497.628, e a fronte di ricavi registrati nel corso del 2007 pari ad euro 285.658, contraendo l'impegno di pagare rate di leasing per un importo annuo pari a 600mila euro per i primi due anni e pari a 950mila euro per i successivi 8 anni, nonostante fosse evidente - in assenza di una vera attività commerciale e di una vera struttura organizzativa della società, nonché tenuto conto dei bilanci degli esercizi precedenti - l'impossibilità di sostenere i costi aziendali e coprire i costi di gestione'', sottoscrive il Gip nell'ordinanza.


© RIPRODUZIONE RISERVATA