Fermato perché guidava a 176 km/h ma poi ammette: "Volavo a 195!"

L'uomo, coinvolto in una corsa clandestina a Hastings, in Nuova Zelanda, è stato condannato a 150 ore di servizi sociali e alla sospensione della patente per 18 mesi
Fermato perché guidava a 176 km/h ma poi ammette: "Volavo a 195!"
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Quello che è accaduto ad un ragazzo neozelandese ha dell’inverosimile, una notizia che, a chi ha il brutto vizio di superare i limiti di velocità consentiti, farà certamente sorridere. Il giovane è stato fermato nei pressi di Hastings perché viaggiava con la sua automobile a 176 km/h. Arrivato in tribunale però non ha accettato la condanna, ma anzi ha voluto aggravare la sua posizione ammettendo che in realtà stava andando a 195 km/h.

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Troppo onesto o troppo sciocco, fatto sta che l’uomo, coinvolto in una gara clandestina contro un altro guidatore che voleva “sfidare”, è stato sanzionato con la sospensione della patente per 18 mesi. Una conseguenza pesante, ma giustificata dal fatto che il ragazzo era già stato in passato condannato per altri reati finendo anche in carcere nel 2006 sempre per illegalità commesse al volante. Un vero e proprio “amante” delle infrazioni su 4 ruote, circa 20 accumulate in 18 anni. A nulla è servito l’intervento dell’avvocato che ha cercato di attenuare la condanna sostenendo che il reato fosse stato commesso in una zona isolata, di campagna e libera dal traffico, poiché il fattaccio su una strada così buia avrebbe potuto portare a ben più gravi conseguenze. Oltre alla sospensione della licenza di guida, il giovane dovrà scontare anche 150 ore di servizio sociale.

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