BMW i3, l'elettrica messa alla prova... Capitale

Abbiamo guidato per le strade di Roma la prima, modernissima, citycar elettrica prodotta da BMW. Le nostre impressioni e il video del test.
Francesco Colla
5 min
ROMA - Conoscerete la nostra velocità, scriveva una decina d’anni fa lo statunitense Dave Eggers. Ma non ci sentirete perché arriveremo silenziosi come una raffica di vento. Avevamo più volte visto, toccato, esaminato la nuova BMW i3: saloni, presentazioni, eventi stampa vari. Ne avevamo apprezzato il design innovativo, diverso da qualsiasi altra auto sul mercato e da ogni altra bavarese. Poi l’abbiamo provata, testandola per una settimana sul terreno più difficile per una citycar, le strade di Roma.Crateri, traffico infernale e imprevedibile, strade dissestate, zone a traffico limitato e parcheggi selvaggi. Chi frequenta quotidianamente la Giungla Capitale sa. Stacchiamo la spina dalla colonnina e partiamo. Ma facciamo un passo indietro.


SPINA - Equipaggiata con un propulsore elettrico da 170 cavalli, la i3 si può ricaricare nel proprio box o in una delle oltre 100 colonnine Enel presenti in città: dopo l’iscrizione (si può scegliere tra varie tipologie di abbonamento, tra cui una da 30 euro mese con ricarica illimitata) si riceve una card. Parcheggio riservato gratuito, strisci la card, inserisci la spina e mentre sei al lavoro fai il pieno. 
Saliamo a bordo. Pelle bianca conciata con estratto di foglie d’ulivo e materiali riciclati. L’ambiente è minimal, rilassante, sofisticato, dominato dal grande display 10 pollici, cuore e cervello su cui consultare il navigatore (che ci indica anche le colonnine di ricarica più vicine), il traffico e anche navigare in internet grazie al pacchetto BMW Connected Drive. Premiamo il pulsante start e… non cambia a. Nessun rumore, nessuna vibrazione. Solo premendo il pedale dell’acceleratore e iniziando a muoverci capiamo che l’auto è in moto. 

SPORT - L’accelerazione è bruciante: con una coppia di 250 Nm disponibili in un attimo la i3 ti incolla al sedile e i 7.2 secondi si passa da 0 a 100. In un soffio, è il caso di dirlo. Lo scatto si coniuga a una grande agilità, grazie alle ruote anteriori posizionate all’estremità della piattaforma, in modo da garantire un diametro di sterzata veramente minimo. La sensazione di sportività è aumentata dalla rigidità del telaio, in fibra di carbonio, e dell’assetto: anche affrontando le curve con una certa disinvoltura non si nota nessuno sbandamento, nessun rollio. L’auto è piantata a terra, grazie a un baricentro molto basso nonostante l’aspetto da piccolo SUV. Certo, le buche della Capitale non aiutano e qualche botta secca arriva, ma qui la colpa non è certo di BMW. Altro aspetto da sottolineare è la guida "one pedal feeling": si fa tutto, o quasi, con l'acceleratore. Il cambio automatico, abbinato al sistema di recupero dell'energia cinetica, fa si che togliendo il piede dal "gas", l'auto deceleri in maniera ben più pronunciata rispetto a un modello con motore termico. Basta farci l'abitudine e in poco tempo il freno, perlomeno nella guida urbana, diventa quasi un optional. 
VITA DA CANI - Dopo pochi chilometri si inizia a vivere quella che potremmo definire la “sindrome del cucciolo”. Come i padroni di cani vengono subissati di domande e attenzioni al parco, noi siamo tempestati di apprezzamenti, purtroppo rivolti solo all’auto. Ma che macchina è? Elettrica? Quanto costa? Quanto fa? L’autonomia? A ogni semaforo una domanda e anche parecchie foto, col rischio di montarsi la testa e di affezionarsi troppo alla piccola star. Che da vera “vip” può entrare dove gli altri si fermano: impagabile il sollievo di passare senza pensieri attraverso i varchi o addirittura attraversare zone normalmente vietatissime come il parco di Villa Borghese, tra l’altro senza inquinare.
COOL - Posti riservati, velocità, comfort. Altro grande pregio della i3 è la zona di comfort creata dall’abitacolo. Ben insonorizzato, silenzioso, isola il guidatore dal caos esterno e anche la guida nel traffico micidiale delle 18.00 diventa se non piacevole perlomeno sopportabile. Arrivati a destinazione troviamo lo stallo di sosta riservato più vicino e rimettiamo l’auto in ricarica. Non ce ne sarebbe bisogno, ma la novità dell’auto “alla spina” rende tutto un gioco. Elettrica ed elettrizzante l’hanno definita in BMW. Hanno ragione. La i3 emoziona per la modernità inedita, che la fa sembrare l’auto del futuro che molti di noi immaginavano da ragazzini, la divertente sportività, la connessione a 360°, l’ecosostenibilità, la consapevolezza di essere alla guida di un’auto veramente “cool”. Guidare il futuro già da oggi non è per tutti: 36.500 euro, ma assicuriamo che ne vale la pena. 
 

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